Perde la testa per una giovane. L’anziano diventa il suo stalker

Il 65enne è stato arrestato: aveva già il divieto di avvicinarsi

L’uomo è ora ai domiciliari, dopo l’intervento dei Carabinieri

L’uomo è ora ai domiciliari, dopo l’intervento dei Carabinieri

San Miniato, 23 luglio 2017 - Una battuta, un sorriso, un saluto. Gesti che fanno parte della buona educazione e pure della cortesia. Poi però le cose cambiamo e lui avrebbe dimostrato altre mire su quella donna più giovane di trent’anni e che quindi potrebbe essere sua figlia.

Questa è una storia che arriva da San Miniato, dove entrambi i protagonisti sono residenti, e dove un pensionato di 65 anni è stato arrestato dai carabinieri per aver violato la misura cautelare dell’avvicinamento a quella donna che era stato disposto dall’autorità giudiziaria dopo la querele di lei.

Ma cosa era accaduto tra i due? Nonostante l’età, nonostante che lei fosse sposata con figli minori, lui, forse, credeva che le cosse potessero andare più in là delle cortesie, per quella giovane aveva perso la testa al punto da seguirla, importunarla, telefonarle. Insomma si era invaghito senza controllare più i comportamenti.

Tutto in un crescendo, veloce, nel tempo fino a diventare il suo stalker.

Lo ‘stalking’, in Italia, è un reato introdotto pochi anni fa ed è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Il reato si concretizza con «condotte reiterate, minacce o molestie» tali da causare «un perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria».

Sembra esattamente il caso in oggetto, perché il codice penale aggiunge che il reato si configura anche quando la vittima sia costretta «ad alterare le proprie abitudini di vita».

E’ quello che è accaduto a questa giovane mamma che si rivolge ai carabinieri e denuncia – lo ‘stalking’ (termine inglese che significa “fare la posta alla preda”) viene però perseguito ed eventualmente punito solo su querela della persona offesa – che avviano le indagini e poi, su disposizione dell’autorità giudiziaria, applicano il divieto di avvicinamento.

Quello stesso che è stato violato dal pensionato che è tornato ad importunarla, a farsi trovare negli stessi posti, suscitando nuovamente nell’impiegata timore e ansia. Così è scattato l’arresto con la disposizione dei «domiciliari» eseguito dai carabinieri della compagnia di San Miniato. L’uomo, tuttavia, si è sempre limitato ad assumere comportamenti ed atteggiamenti tali da importunare la presunta vittima di questa storia – un processo, all’esito delle indagini, se del caso, ne farà chiarezza – senza mai usare in alcun modo forme di violenza fisica.