Spray al peperoncino in regalo. "Così ci sentiamo più sicuri"

Iniziativa del centrodestra a Pontedera. Il sindaco: "Una pagliacciata". E a Cascina si pensa a dare le pistole ai vigili

Matteo Arcenni mentre consegna lo spray al peperoncino a una residente del quartiere stazione

Matteo Arcenni mentre consegna lo spray al peperoncino a una residente del quartiere stazione

Pontedera (Pisa), 29 marzo 2017 - La conquista del "diritto all’autodifesa" passa dalla distribuzione gratuita degli spray al peperoncino. È così per il centrodestra della Valdera che ieri pomeriggio ha consegnato i dispositivi agli abitanti della zona stazione di Pontedera. "Dopo le 19 - dicono le prime donne in fila – la situazione in zona stazione non è delle migliori, per questo siamo qui". Nella sede dell’associazione Mina Boschi, in via Cavallotti a Pontedera, ieri pomeriggio in contemporanea alla consueta distribuzione di generi alimentari dedicata solo agli Italiani, si è svolta la prima distribuzione degli spray urticanti. Un’iniziativa rivolta ai residenti della zona stazione, in particolare alle donne.

"Oggi partiamo con la consegna – ha introdotto Matteo Arcenni – poi il 22 aprile ci sarà il primo corso di autodifesa con la pistola spray al peperoncino distribuita in Italia dalla start up di Ponsacco MiDifendo.it. Abbiamo deciso di partire dagli spray e lasciare le pistole al peperoncino a chi effettua prima il corso. Una questione di costi, dato che noi siamo un’associazione, e poi per non permettere che qualcuno utilizzi la pistola in maniera impropria".

"Quanto può essere pericoloso questo spray?" Si informano le donne. "Non lo spruzzate contro vento, mi raccomando. Se usato in maniera adeguata non crea grandi problemi a chi è rivolto, ma macchia, cosa rende riconoscibile il malintenzionato alle forze dell’ordine. In più lo immobilizza per qualche minuto, il tempo necessario alla vittima per allontanarsi", rispondono.

Il composto irritante della bomboletta è il Piexol, a base di capsicum cioè paprika o peperoncino di Cayenna. Un principio naturale che permette a chi lo utilizza di immobilizzare l’assalitore già a 3 metri di distanza per 45 minuti senza procurargli però danni permanenti.

La fila per la consegna scorre veloce, qualche documento da firmare da parte di chi riceve lo spray, qualche raccomandazione da parte di chi lo consegna e poi le donne possono scendere le scale della sede dell’associazione, forse con la convinzione di essere "più al sicuro". In fila ci sono anche dei cittadini del centro di Pontedera di origine filippina.

"Preferisco avere con me lo spray – dice l’uomo accompagnato dalla figlia sedicenne – quando si esce la sera a piedi non si sa chi si può incontrare".

La distribuzione andrà avanti fino al 22 aprile, giorno del corso di autodifesa.

L’iniziativa dei giorni scorsi aveva creato non poche reazioni politiche. La prima, del sindaco di Pontedera Simone Millozzi che aveva definito la cosa"una pagliacciata" e la seconda, l’interessamento da parte della prima cittadina di Cascina Susanna Ceccardi, pronta a voler fornire della pistola gli agenti della Municipale.

Sarah Esposito