Roghi nel Volterrano, trovati diversi focolai di innesco

"Piromani distruggono il paesaggio"

Vigili del fuoco in azione (foto d'archivio)

Vigili del fuoco in azione (foto d'archivio)

Volterra, 19 luglio 2017 - SI POTREBBE seriamente nascondere la mano svelta (e criminale) di un piromane (o quella di più piromani) dietro al vastissimo incendio che, lo scorso lunedì, si è mangiato 600 ettari di terreno lungo la Sr 68. Il sospetto (che, ora dopo ora, potrebbe farsi certezza), è che il rogo sia partito da una mano incendiaria: i vigili del fuoco del distaccamento di Saline, ieri mattina, hanno nuovamente perlustrato l’intera area finita in cenere. Non regge, al momento, l’ipotesi di un automobilista maldestro che ha lanciato incautamente un mozzicone di sigaretta dal finestrino. Ed adesso è caccia aperta al responsabile del disastro. Sono diversi i focolai di innesco rintracciati nell’area dagli uomini del 115 che, in queste ore, insieme alle forze dell’ordine, hanno dato il via ad una serie di indagini serrate.

Qualcuno giura e spergiura di aver visto due auto di color scuro aggirarsi in zona, le cui targhe stanno facendo il giro della rete: macchine ritenute sospette. E della matrice dolosa, ne sono convinti pure i proprietari dei poderi, rientrati fra le pareti di casa intorno alle 23 di lunedì. Gabriele Marasco, per esempio, che ha visto le fiamme avanzare minacciose fino a due metri dall’uscio di casa. «Credo che si tratti di un incendio doloso – ci aveva detto nelle ore più disperate di quel giorno infernale, mentre teneva a bada il fuoco, come poteva – è stata una progressione impressionante».

«Spero che gli eventuali responsabili, in questo caso criminali, vengano presto assicurati alla giustizia – è ancora una furia, il sindaco Marco Buselli – andrò in Regione a chiedere sostegno alle attività e per promuovere il rimboscamento delle aree colpite, dal momento che il grosso incendio ha lambito anche la riserva di Berignone. Il fuoco ha interessato anche una cipresseta molto bella, nelle adiacenze del podere di Mauro Staccioli, in località Casalino. Il paesaggio è un valore fondamentale per il territorio di Volterra e deve essere salvaguardato e tutelato. Valuteremo poi, da un punto di vista urbanistico, come agevolare il recupero dei cosiddetti pelaghi, che da sempre hanno garantito piccole riserve di acqua nelle nostre campagne. Ed anche stavolta queste riserve si sono dimostrate indispensabili ai fini dell’antincendio. Infine chiederò al consorzio bonifica di riesaminare la questione relativa al lago di Palagione. Mentre sono stati fatti interventi importanti ai laghi di Vicarello e del Pavone, sul Palagione non è stato possibile recuperarne la funzione».