La testimonianza: "A Barcellona a pochi metri dall’attentato"

"Volevamo visitare Parigi, ma la capitale francese ci pareva ancora troppo a rischio"

Attentato a Barcellona

Attentato a Barcellona

Pontedera, 18 agosto 2017 - "E pensare che avevamo cambiato rotta per le nostre vacanze proprio per la paura degli attentati. Volevamo visitare Parigi, ma la capitale francese ci pareva ancora troppo a rischio. Per questo avevamo scelto la Spagna. Siamo sane e salve, questo è l’importante".

Linda Mannucci di Pontedera e la figlia 15enne Clarissa (grande speranza del volley) si trovavano a una manciata di metri dalla Rambla insanguinata. Stavano facendo shopping quando la follia cieca degli attentatori è piombata nel cuore di Barcellona. "Siamo arrivate in Spagna domenica scorsa con una gita partita da Pisa - ci racconta Linda ieri al telefono, poco dopo quegli attimi di terrore allo stato puro - abbiamo una camera in un albergo a Lloret De Mar. Pensi, proprio ieri abbiamo fatto tappa sulla Rambla ed oggi avevamo deciso di concederci un po' di svago fra i negozi, dopo essere state al Nou Camp Stadium per goderci la presentazione di Paulinho. Le notizie che arrivavano erano piuttosto frammentarie, visto il momento drammatico. Ci hanno detto di restare ferme ed immobili nel negozio, poi nel locale è arrivata una marea di gente che accorreva per trovare un riparo. Alla fine siamo rimaste chiuse, blindate in quel guscio protetto, per due ore. Ci hanno detto cosa stesse accadendo. Una cosa terribile".

La voce di Linda, nonostante lo choc, è ferma e riesce a non tradire emozioni. "Dopo circa un paio d’ore, la polizia ci ha detto che potevamo uscire dal negozio. Anzi per essere più precisi, ci ha fatto correre velocemente verso una zona protetta. Da qui, abbiamo potuto riprendere la strada verso il nostro albergo. All’inizio, quando eravamo rinchiuse dentro al negozio, sembrava che l’attentato si stesse consumando in un bar. Poi, pian piano, abbiamo capito tutto. Abbiamo saputo, man mano che i momenti passavano, del numero delle vittime". A Barcellona, nell’ora più drammatica per la città ferita, si trovava anche una ragazza di Capannoli. Da quanto appreso, sta bene e nel momento in cui il furgone ha ingranato la sua marcia di morte sulla Rambla, la giovane si trovava in un altro punto della città.