Emergenza sicurezza: "Presidio fisso nelle zone a rischio e rassegna di eventi nelle piazze"

Le proposte dell’assessore Sanzo: "Ma poi tutti devono collaborare..."

Salvatore Sanzo

Salvatore Sanzo

Pisa, 24 ottobre 2014 - LA PRESENZA prima di tutto. La sicurezza si fa così, almeno secondo Salvatore Sanzo, l’assessore che ha la delega alla sicurezza urbana. Facciamo chiarezza e la sicurezza pubblica? «E’ di competenza di prefetto e questore».

Argomenti molto sentiti a Pisa. «Non dobbiamo far finta di non vedere. Le criticità ci sono. E l’unica soluzione è esserci fisicamente».

Come alla Stazione. «Sì, da lunedì al sabato dalle 14 alle 20 è stato deciso di mettere in campo un presidio interforze: due agenti di polizia di Stato, due vigili urbani e due uomini della polizia provinciale che hanno a disposizione due mezzi. Una decisione condivisa con il vicario Romeo. Un segnale per i cittadini, si è passati dalle parole ai fatti».

Qualcuno dice che si tratta di un provvedimento tardivo. Si è aspettato che un imprenditore (Andrea Romanelli dell’hotel La Pace), annunciasse la chiusura della sua storica attività... «Il suo sfogo è legittimo. E’ da un anno che ricopro questo incarico: all’inizio ho dovuto capire com’è la situazione, fare un quadro e decidere gli interventi. E, per quanto potevamo fare, con il vicario Romeo, a esempio con la Stazione, è stato fatto. Ma non ho la delega alla polizia municipale».

Ci sono altre zone calde e a rischio. Che si può fare? «Servono persone in divisa nei luoghi mal frequentati per dare percezione di sicurezza sia ai cittadini che ai turisti».

Quindi altri presidi fissi e dove? «Oltre alle gallerie della Stazione, ne serve uno anche in piazza delle Vettovaglie e in via Pietrasantina lungo il percorso turistico, ma anche piazza della Pera andrebbe monitorata. Così come via San Martino, magari a turno».

Si ripete spesso che le risorse mancano. «Le forze vanno trovate. Non credo sia un problema se c’è la volontà. Certo, la normativa nazionale non aiuta, il decreto svuotacarceri complica tutto. Ma occorre disincentivare la gente a compiere reati e la presenza di uomini in divisa è un modo. A cui deve seguire la collaborazione di tutti, però».

Reati come furti, rapine e scippi... ma una piaga pisana è anche l’abusivismo. «Non sono l’assessore al commercio né, come detto, ho competenza sulla municipale. Non è uno scaricabarile, ma queste sono deleghe non mie».

Molte associazioni si battono perché nei quartieri più problematici si organizzino eventi per tutti. «Sono ottime iniziative che vanno riprese e sostenute concordandole con le associazioni di categoria. Riappropriarsi di alcuni spazi, punti di ritrovo quando ero piccolo, è una buona prospettiva. Come assessore allo sport, cerco di portare dentro la città anche appuntamenti di varie discipline sportive».

La Nazione aveva proposto di realizzare una pista di pattinaggio alle Vettovaglie. Che cosa ne pensa? «Una buona idea. Una pista sarebbe ben posizionata anche in piazza Vittorio Emanuele».

Per ogni inziativa si devono fare i conti con le varie componenti cittadine, commercianti, residenti, turisti e studenti. «Sta alla bravura del politico e amministratore trovare un equilibrio fra tutti. E far gestire in modo civile le attività, affinché i commercianti lavorino ma rispettando le regole e i residenti possano riposare».