Ragusa, pronta la richiesta di rinvio a giudizio

Sarà depositata entro la prossima settimana LOGLI HA MENTITO SUI GRAFFI CHE AVEVA IN FRONTE / MILLE GIORNI SENZA ROBERTA/ LOGLI PREPARA LA DIFESA / LOGLI VUOLE CAMBIARE LAVORO /LOGLI SIMULO' L'AVVISTAMENTO DEL TESTIMONE CHIAVE / "FU COSTRETTA A SALIRE IN AUTO, POI LOGLI LA UCCISE E DISTRUSSE IL CORPO" / LE INDAGINI SONO CHIUSE /LA PROCURA SCOPRE LE CARTE / FOTOSTORY

Roberta Ragusa

Roberta Ragusa

Pisa, 30 ottobre 2014 - Entro la prossima settimana la procura di Pisa depositera' all'ufficio del giudice per le indagini preliminari la richiesta di rinvio a giudizio per Antonio Logli, il marito di Roberta Ragusa, la donna scomparsa dalla sua abitazione di Gello di San Giuliano Terme la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 e per la quale l'uomo è accusato di omicidio volontario aggravato e distruzione di cadavere. Domenica scade infatti la proroga di 20 giorni accordata alla difesa dopo che gli è stato notificato l'avviso di chiusura delle indagini.

Finora l'avvocato Roberto Cavani, difensore di Logli, non ha presentato memorie difensive né richieste di interrogatorio per il suo assistito e tutto lascia intendere che sarà in fase di udienza preliminare che vorrà giocarsi le sue carte. In quasi tre anni di indagini il marito di Roberta Ragusa ha scelto sempre il silenzio e sottraendosi a qualunque interrogatorio nella sua veste di indagato. Nei primi mesi Logli è stato sentito più volte dagli inquirenti e ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti durante la fase iniziale delle indagini, per lo più per questioni relative alle ricerche, ma dal febbraio 2012 quando è stato iscritto nel registro degli indagati ha scelto la via del più assoluto riserbo sottraendosi anche a qualunque confronto con i giornalisti fino al rifiuto di presentarsi davanti al pubblico ministero alla vigilia della chiusura delle investigazioni, quando il suo legale inviò un fax in procura, il 24 febbraio scorso, per annunciare la volontà di avvalersi della facoltà di non rispondere.