Gli ultras ‘neri’ in città, schierati 200 agenti

Piano per evitare disordini all’Arena. Il questore: «Confido nella maturità dei pisani»

Tifosi dell'Ascoli

Tifosi dell'Ascoli

Pisa, 26 febbraio 2015 - Oltre duecento uomini in divisa a presidiare la città. Sarà un venerdì sera delicato per Pisa e non soltanto dal punto di vista sportivo. All’Arena Garibaldi arriva la capolista Ascoli ‘scortata’ da circa 600 tifosi che da giorni, su Facebook, si preparano al grande vento ‘caricandosi’ a vicenda. Non è una curva semplice, quella bianconera. Molti suoi frequentatori sono turbolenti e attabrighe e con una matrice politica ben definita che certo non va giù alla tifoseria pisana.

Vero, la maggior parte dei supporter marchigiani sono semplicemente grandi appassionati della squadra che fu di Costantino Rozzi ma, tra loro, si annidano alcune frange di ultras non esattamente pacifici. A conferma di questo il grande ‘successo’ ottenuto da un inquietante post pubblicato su Facebook dove sedicenti tifosi bianconeri invitano i loro ‘colleghi’ a replicare la «marcia sotto la Torre» del 1983 e a «travolgere tutto». Parole deliranti che comunque meritano di essere monitorate.

Il questore Gianfranco Bernabei si sta occupando in prima persona del piano per l’ordine pubblico. «Ci siamo riuniti proprio stamani - ha spiegato ieri - per stabilire come gestire l’evento. Oltre duecento persone, tra polizie e carabinieri, saranno impegnati tra lo stadio e le vie circostanti per garantire la sicurezza di tutti». «I tifosi dell’Ascoli - prosegue - arriveranno a Pisa con pullman e auto private, probabilmente ci sarà qualche problema per la viabilità in via Contessa Matilde. Vorrei comunque invitare tutti a non creare allarme eccessivo, la situazione è totalmente sotto controllo e, anzi, mi rivolgo ai tifosi del Pisa, che hanno sempre dimostrato grande intelligenza e maturità a continuare a dimostrarsi un esempio per tutti. Voglio ricordare infine che stiamo collaborando strattamente con la polizia di Ascoli».

Certo, quello degli ascolani non sarà proprio un esodo (a San Marino, qualche domenica fa, erano presenti in più di mille) ma è bene ribadire che tifoserie così calde, in Lega Pro, sono merce rara. A preoccupare l’ambiente c’è poi un altro aspetto legato a certi comportamenti del pubblico bianconero, in buona parte vicino all’estrema destra, e in particolare all’atteggiamento dell’attaccante Leo Perez che negli ultimi tempi ha preso la pessima abitudine di salutare i suoi tifosi con il braccio teso e il saluto romano. Un gesto che, c’è da scommetterci, all’Arena Garibaldi verrebbe coperto da sonori fischi e rappresenterebbe una vera e propria provocazione. L’auspicio naturalmente è che venerdì tutto fili liscio e che si possa assistere a una bella partita e trascorrere una grande serata di sport.