Amianto, cinque ex dirigenti Enel rinviati a giudizio

Larderello, quasi tutti gli imputati sono ultraottantenni. Le vittime morte per mesotelioma pleurico

Una panoramica di Larderello (foto Germogli)

Una panoramica di Larderello (foto Germogli)

Larderello (Pisa), 26 marzo 2015 - Cinque ex funzionari e dirigenti Enel sono stati rinviati oggi a giudizio dal giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Pisa, Giulio Cesare Cipolletta, con l'accusa di omicidio colposo per la morte di tre ex dipendenti del campo geotermico di Larderello, uccisi dal mesotelioma pleurico nel 2002, nel 2006 e 2008, come conseguenza della lunga esposizione all'amianto.

A processo come responsabile civile anche la stessa Enel. Il Gup ha quindi accolto la richiesta della procura generale della Corte d'Appello di Firenze. A processo, la prima udienza è fissata per il 20 maggio, andranno Anselmo Giovannoni, di Firenze, Guido Palmerini Civis di Viareggio, Franco Luccioni di Firenze, Bernardino Billi di Pisa e Carlo Menichelli, di Cecina.

Quasi tutti gli imputati sono ultraottantenni. Secondo l'accusa hanno omesso "di attuare le misure di prevenzione, di rendere edotti i lavoratori dei rischi specifici cui erano esposti e di portare a loro conoscenza i modi di prevenire i danni derivanti dall'esposizione all'amianto". Gli operai avevano lavorato a Larderello fino agli anni Ottanta. Dopo la richiesta di archiviazione da parte della procura pisana, la Procura generale presso la Corte di Appello di Firenze aveva avocato a sé l'inchiesta arrivando così, dopo sei anni, a chiedere il rinvio a giudizio per omicidio colposo degli ex funzionari e dirigenti di Enel.