Stagione da buttare per il litorale pisano: i balneari chiedono stato di calamità e sconto sulla Tasi

Appello al Comune da parte di Confesercenti

Una spiaggia del nostro litorale

Una spiaggia del nostro litorale

Pisa, 18 settembre 2014 - Fine della stagione balneare per il litorale pisano. Il bilancio disastroso fa scaturire una doppia proposta: sconto sulla tassa dei rifiuti ed il riconoscimento dello stato di calamità. "Abbiamo inviato una richiesta ufficiale all'amministrazione comunale, per la precisioneall'assessore alle finanze Andrea Serfogli ed al sindaco Marco Filippeschi, per una riduzione del costo della raccolta dei rifiuti per gli stabilimenti del nostro litorale alla luce di una stagione che ha dimezzato gli incassi”. A parlare è Giulio Garzella, responsabile area pisana di Confesercenti, che ieri ha ufficializzato a Palazzo Gambacorti quanto già annunciato nelle settimane scorse per venire incontro alle imprese balneari pisane. “Credo che non ci sia bisogno di tanti discorsi per dimostrare i danni che una estate pazza ha creato ai bilanci delle nostre imprese” – dice ancora Garzella - “Chi sperava in un lieve recupero per la ventilata buonissima situazione climatica del mese di settembre, ha dovuto perdere, giorno per giorno ogni tipo di speranza”. E con la ormai imminente chiusura stagionale i nostri imprenditori stanno prendendo atto del disastroso bilancio economico. Nel mese di giugno su cinque fine settimana, quattro sono stati di maltempo e a luglio tre su quattro caratterizzati da piogge, vento di libeccio. “Speravamo” - aggiunge Garzella- “ almeno in un miglioramento ad agosto ma ciò non si è verificato. Solo alcuni giorni di bel tempo e niente di più. Tutto questo in termini economici ha portato ad un crollo dei fatturati fino al 50%”.

Da qui la richiesta al Comune. Ancora il responsabile Confesercenti: “Non sarebbe fuori luogo invocare il riconoscimento di calamità naturale compensando i danni con interventi pubblici. Ma non possiamo essere noi, da soli, senza l'appoggio politico dell'amministrazione a perseguire questa strada. Noi possiamo solo limitarci a chiedere al Comune di tenere in considerazione la situazione e, nei limiti del possibile, intervenire con una riduzione del costo della raccolta dei rifiuti solidi urbani la cui produzione sarà anch'essa drasticamente ridotta in proporzione alla riduzione delle presenze giornaliere”.