Cantiere al Duomo, nuova proroga per completare i lavori in piazza

L'Aoup: "Sul futuro attendiamo le soluzioni della Soprintendenza"

Museo delle Sinopie con impalcatura (Salvini)

Museo delle Sinopie con impalcatura (Salvini)

Pisa, 22 aprile 2015 - Nuova proroga per il cantiere davanti al Museo delle Sinopie. Una notizia che spiacerà ai bancarellai di Piazza dei Miracoli, da un anno trasferiti, con dissenso, in piazza Manin. L’azienda Ospedaliera è in procinto di chiedere altro tempo per mantenere in piedi il cantiere di restauro delle facciate del Museo e dell’Ospedale Vecchio. Si tratta della terza proroga richiesta da Aoup e «necessaria – fa sapere l’azienda – per poter permettere alla ditta appaltante di ultimare i lavori in corso d’opera». Si attende anche il parere della Soprintendenza che sinora «non si è espressa – si legge nella nota di Aoup – sulle soluzioni tecniche proposte e depositate a suo tempo, per far fronte alle nuove richieste scaturite dai sopralluoghi dei funzionari del Mibact».

In base all’ultima proroga, la ditta appaltatrice dei lavori alle facciate delle Sinopie e dell’Ospedale Vecchio avrebbe dovuto smontare il cantiere entro il 31 marzo. Ma i lavori sono in corso ed è necessario altro tempo. Sarebbe comunque difficile per i bancarellai rientrare nella piazza a lavori ultimati, perché la legge in vigore impone che davanti agli edifici storici sia mantenuto uno spazio di rispetto per facilitare il montaggio di ponteggi funzionali ad assicurarne interventi di pulizia e manutenzione. I bancarellai tengono tuttavia vivo il loro interesse per l’acquisto del Palazzo dei Trovatelli, in via Santa Maria, di cui è ancora proprietaria l’Aoup. Fondato il Consorzio dei Miracoli, avevano manifestato il loro interesse a comprare l’edificio per ristrutturarlo e trasferirvi le loro attività commerciali. Ma secondo quanto dichiara Aoup, nessuna richiesta formale sarebbe mai arrivata all’azienda: «Mai ricevute proposte di acquisto concrete efffettuate nel rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti. Se queste arrivassero – continua Aoup – non potrebbero che essere valutate positivamente. Sarebbe nell’interesse dell’azienda – conclude la nota – concretizzare l’eventuale vendita nei tempi più brevi possibili».

L’azienda Ospedaliera ha difatti tutto l’interesse a vendere questo Palazzo, sulla cui facciata sono da alcune settimane i ponteggi per un intervento in somma urgenza a causa del profondo stato di degrado. I fondi per un intervento massiccio e sistematico (stimati in circa 1,6 milioni di euro) non sono per ora nella disponibilità dell’Aoup che chiede, anzi, «a Comune e Enti preposti alla tutela del patrimonio culturale di collaborare per ottenere accesso a fondi nazionali e/o comunitari». Il Complesso dei Trovatelli è, assieme a quelli di via Zamenhof e Il Calambrone nel patrimonio che l’Azienda ha destinato alla dismissione. Per essi, Aoup sta intrattenendo contatti «con Agenzia delle Entrate e Demanio allo scopo di verificare la possibilità di inserirli in un progetto di alienazione del patrimonio pubblico».

E.M.