Febbre alta per Rozzio. Infermeria sempre più affollata alla vigilia del ''big match'' con l'Ascoli

Il difensore, comunque, stringerà i denti e sarà a disposizione al pari di Paci. Ancora in dubbio, invece, la presenza del bomber Arma.

Paolo Rozzio

Paolo Rozzio

Pisa, giovedi 26 febbraio  - Non erano sufficienti i problemi muscolari di Paci e Arma. Da ieri è in infermeria anche Paolo Rozzio, probabilmente il difensore più in forma fra quelli a disposizione di mister Braglia, messo ko da un'influenza tanto fastidiosa quanto preoccupante visto che la «supersfida» con l'Ascoli è ormai alle porte. Ci proverà lo staff sanitario nerazzurro a rimettere in piedi l'ex talento della Primavera della Fiorentina per il «big match» di venerdi sera all'Arena Garibaldi. Ma riuscirvi non sarà impresa semplice. In primo luogo perchè la gara è davvero alle porte visto che il fischiò d'inizio è fra circa 24 ore. E poi perchè il giocatore, che comunque ha già chiesto che sia fatto tutto il possibile per essere a disposizione contro i bianconeri marchigiani, almeno ieri mattina, non aveva assolutamente una bellissima cera: febbre molto alta e mal di gola di quelli che non lasciano respirare. Insomma, probabilmente stringendo i denti riuscirà anche a rimettersi in piedi ed essere a disposizione. Difficile, però, pretendere che possa essere pure nelle condizioni migliori di forma. Ciò significa, quindi, che Massimo Paci, «grande ex» della sfida  (una salvezza in A, ad Ascoli, nel 2006 che gli valse anche la chiamata da parte del Parma e la consacrazione nel grande calcio), stringerà i denti e sarà regolarmente a disposizione. Beninteso, nemmeno lui potrà essere al cento per cento: anche se lavora regolarmente con il gruppo dall'inizio della settimana, infatti, i postumi dei problemi muscolari che lo avevano costretto a saltare il derby di Pontedera sono tutt'altro che smaltiti. Però in difesa, complice anche l'assenza dello squalificato Sini, è davvero emergenza e, dunque, a meno di ricadute, venerdi sera il giocatore sarà regolarmente al suo posto. 

Tanti dubbi anche in attacco. Perchè, nonostante gli esami effettuati già domenica mattina abbiano scongiurato guai peggiori, il «bomber» Arma ha continuato a lavorare a parte per tutta la settimana, inclusa la giornata di ieri. Nonostante l'importanza della posta in palio, infatti, in casa nerazzurra nessuno vuole correre il rischio di perderlo per un periodo più lungo dato che, Ascoli a parte, dopo ci sarebbero ancora da giocare undici partite. Quindi la decisione sul possibile impiego del bomber marocchino verterà, soprattutto, sul «rischio di ricadute»: se dovesse essere alto, Arma potrebbe restare nuovamente a riposo.