Scippi sul litorale, la piaga dell’estate

L’ultimo episodio in via Minorca alle 14.30 del pomeriggio

Sono intervenuti i carabinieri (foto di repertorio)

Sono intervenuti i carabinieri (foto di repertorio)

Marina di Pisa, 29 agosto 2016 - Scippi e rapine improprie. A Marina e Tirrenia. E’ emergenza. Sabato alle 14,30 l’ennesimo episodio, ce ne sono stati tre simili in tutto, nel giro di pochi giorni. Ma è tutta l’estate che ci sono casi analoghi. L’ultimo è accaduto in via Minorca, una traversa di via dell’Ordine di Santo Stefano, non lontano da piazza delle Baleari. E’ qui che si trovava un villeggiante di 72 anni che è stato affiancato da un uomo, casco integrale in testa, in sella a uno scooter. Un’azione veloce. Il centauro cerca di strappare la catenina d’oro al signore che non ci sta e afferra l’altro. La vittima si aggrappa al rapinatore e viene trascinata per una ventina di metri. Poi, però, ha la meglio e riesce a disarcionare lo scooterista. Entrambi cadono a terra e ne nasce una colluttazione, durante la quale il 72enne, residente in un comune della provincia di Pisa, si ferisce leggermente. Nella confusione, l’altro riesce a fuggire con la refurtiva verso la pineta attraversando via Milazzo. Il mezzo resta lì e sarà poi sequestrato.

Per la vittima vengono chiamati anche i soccorsi, ma l’uomo li rifiuta. Anche se ha le ginocchia sbucciate e ha preso un colpo alla spalla, non vuole far preoccupare nessuno. Decide, invece, di denunciare quello che ha appena subito. Descrivendo la persona che poco prima lo ha derubato. Un giovane, probabilmente straniero, che aveva però il casco con la visiera calata. Si fanno controlli: il motorino risulta rubato a Livorno il 24 agosto 2016. L’ipotesi di reato è di rapina impropria.

Un modo di procedere molto simile a quello avvenuto in altre occasioni. Tre giorni prima, intorno alle 22,30, era stata strappata la catenina a una signora vicino alla Coop, il giorno seguente, a Tirrenia, sempre una donna era stata scippata della borsa. Questi sono soltanto gli ultimi casi. Si cerca ora di dare un volto agli autori. Ad agire, infatti, potrebbe essere non sempre la solita persona. Difficile risalire all’identità, però, visto che il centauro ha sempre il volto coperto portando un casco che lo copre totalmente. Gli orari, inoltre, in cui accadono questi eventi sono sempre diversi. Difficile, dunque, anche prevenire: si va dalla mattina, al pomeriggio fino alla sera, quando è già buio.