I cani di Cascina trasferiti: "Staranno in un posto migliore"

Il vicesindaco Michele Parrini risponde alle accuse del canile Soffio di Vento. "I nostri cani andranno a Lajatico, in una struttura accreditata dove staranno meglio".

Michele Parrini, vicesindaco di Cascina

Michele Parrini, vicesindaco di Cascina

Cascina (Pisa), 19 gennaio 2017. Il vicesindaco Michele Parrini con delega all’ambiente, chiarisce la situazione che vede protagonisti i cani ospiti del canile Soffio di Vento a Pisa. Infatti, in questi giorni, dei camion stanno prelevando gli animali per portarli in una struttura di Lajatico, ‘La Valle incantata’.

I volontari, hanno denunciato la situazione e la preoccupazione per il benessere dei cuccioli in quanto la nuova sistemazione non sarebbe ‘stabile’ ma momentanea, e l’interruzione di percorsi di rieducazione non favorirebbero il reinserimento nelle famiglie di soggetti mordaci.

Parrini smentisce tutto. “Ritengo necessario fare chiarezza e, soprattutto, dare voce ai fatti, alle norme ed agli atti, senza dare letture politiche o ideologiche che, almeno sui cani, devono essere messe da parte - spiega il vicesindaco -. Il trasferimento è stato deciso sia per tutelare il benessere degli animali, sia per ragioni economiche”.

“Stiamo ai fatti - dice raccontando l’intera vicenda che ha portato l’amministrazione a questa decisione -. Lo scorso novembre la Asl ci informa che a seguito di verifiche sulla struttura ‘Soffio di vento’, il canile risulta in possesso del solo nulla osta di ‘canile sanitario’, dove cioè i cani possono rimanere per un periodo di osservazione, al massimo 60 giorni. Oltre tale periodo di tempo gli animali devono essere trasferiti in un ‘canile rifugio’ accreditato, situato nel territorio della Regione. Pertanto le dichiarazioni dei volontari del canile ‘Soffio di vento’ palesano una gestione dei cani difforme dalle regole stabilite e descrivono in maniera distorta, come ‘politica’, una nostra decisione presa invece sulla scorta di norme, atti e fatti concreti”.

“La gestione dei cani randagi nei comuni dell'area pisana è disciplinata da una convenzione che individua nel comune di Pisa l'ente capofila - continua -. L'accreditamento della struttura ‘Soffio di vento come ‘canile rifugio’ è un adempimento del comune di Pisa, cui non è mai stato dato corso. Recentemente, il comune di Pisa ha fatto presente: che l’iter per il rinnovo della convenzione non è stato ancora concluso; che il contratto con la cooperativa Ponteverde, che opera nel canile, è decaduto; la difficoltà amministrativa per l’avvio della procedura di gara per l’assegnazione della gestione del canile; la possibilità di un aggravio delle spese di compartecipazione (sino ad oggi Cascina, pagava 44.803,23 euro all'anno, pari ad una quota di compartecipazione del 22,23%)”.

“Di fronte a questa situazione abbiamo deciso di non autorizzare il comune di Pisa a dare avvio alla procedura di gara per l'affidamento del servizio di gestione del canile fino all'avvenuta sottoscrizione della convenzione e all'adeguamento della struttura - conclude - Nel frattempo i nostri cani sono stati trasferiti in una struttura rifugio accreditata”.

Irene Salvini