Cantieri infiniti e sosta selvaggia. L'odiessea dei bus

Il nostro viaggio tra i mille ostacoli giornalieri per i pullman di linea

Migration

Pisa 30 giugno 2016. Cantieri e viabilità, si sa, non vanno spesso d’accordo. Soprattutto nelle ore di punta e soprattutto se si parla di autobus. Pisa in questo periodo è piena di cantieri, quasi tutti per l’installazione dei cassonetti interrati. E numerose sono state le segnalazioni di cittadini e sindacati per porre all’attenzione delle istituzioni. La prima tappa del nostro viaggio verso i punti critici della città assieme a chi tutti i giorni lavora sugli autobus è viale Bonaini, in particolare il tratto che va dal civico 117 al 127.

Il cantiere è piuttosto esteso e tocca gli incroci con viale Gramsci, da un lato, e via Queirolo, dall’altro. Ciò che in particolare i sindacalisti Giuseppe Caporaso (Fit-Cisl) e Fabrizio Genovesi (Faisa-Cisal) denunciano è la pericolosità della strettoia che si è inevitabilmente creata dalla parte del viale Gramsci. «Hanno disegnato la corsia preferenziale provvisoria – spiegano –, ma non è sufficiente per far passare serenamente gli autobus che vengono dalla Sesta Porta. L’incrocio con le auto, fino a pochi giorni fa, era ancora più pericoloso perché nessuno aveva pensato di regolarlo. Dopo diverse sollecitazioni e una lettera firmata, hanno finalmente messo il senso unico alternato con precedenza a chi viene dalla Sesta Porta. Questa azione, che accogliamo con favore, è venuta però a nostro parere troppo tardi perché per giorni siamo stati costretti, in buona sostanza, a violare il codice della strada, con tutte le responsabilità del caso. Perché alla luce della nuova legge sull’omicidio stradale, avrebbe comportato conseguenze devastanti anche in caso di sinistro non particolarmente grave».    Il nostro viaggio prosegue. Altro punto pericoloso, anche a detta dei commercianti, è l’incrocio tra via Fedeli e via Santa Caterina. Gli autobus, già in difficoltà a fare manovra a condizioni normali, sono ostacolati dal cantiere che interessa il palazzo che fa angolo. Sempre in San Francesco, però al confine col quartiere Don Bosco, c’è un altro incrocio pericoloso. La segnalazione riguarda via Buonarroti, in particolare quando si incontra con via San Lorenzo. Anche qui la corsia provvisoria per gli autobus, nonostante la segnaletica presente, non basta a rendere scorrevole l’incrocio con le auto, che spesso superano i limiti di velocità. Stesso tipo di disagio è riscontrato in via Santa Maria, all’altezza con piazza Cavallotti.    Capitolo sosta selvaggia, l’ultimo. La zona «preferita» rimane sempre quella dei lungarni Pacinotti e Mediceo. «Il mix tra sosta selvaggia quotidiana e preparativi per la conclusione del Giugno Pisano – proseguono i sindacati – è stato letale. Le auto parcheggiate sulla loro corsia di scorrimento obbligano quelle in transito a invadere quella per gli autobus. Figuriamoci con la doppia fila». Francesco Bondielli