Incidente mortale in autostrada, chiesto rinvio a giudizio

Sulla Firenze-Mare morì un giovane collaboratore di Cristina D'Avena

Samuele Teglia con Cristina D'Avena

Samuele Teglia con Cristina D'Avena

Montecatini 10 ottobre 2015 - C’è una svolta nella vicenda di Samuele Teglia, il 35enne di Montecatini che il 16 luglio scorso perse la vita nell’incidente sull’autostrada Firenze-Mare tra i Caselli di Capannori e Altopascio, in direzione Mare, intorno alla mezzanotte. Il sostituto procuratore Piero Capizzoto ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio per omicidio colposo aggravato dallo stato di ebbrezza a carico di Giorgio Canepa, 50enne di Genova, che quella notte, alla guida della sua Ford Focus, tamponò la Fiat 500 del Teglia.

 

Un impatto violentissimo, probabilmente anche a causa della velocità sostenuta, che non lasciò scampo al giovane, tra l’altro conosciuto anche in quanto collaboratore artistico di Cristina D’Avena. La cantante appresa la notizia, gli dedicò un addolorato post su Facebook. A seguito dell’incidente anche un passeggero della Focus riportò ferite serie e fu ricoverato all’ospedale di Lucca, mentre il Canepa uscì praticamente illeso dal drammatico schianto. Sul posto la polizia stradale di Montecatini effettuò subito l’alcol test, dal quale risultò che il Canepa mentre era alla guida aveva un tasso alcolico molto superiore ai limiti di legge.  Una morte che seminò grande sconcerto, anche perchè Samuele Teglia fu la quarta vittima di incidenti verificati sulle strade toscane in appena tre giorni.