Da Lamporecchio a Verona, Edi Neri nella giunta Sboarina

L'ex magistrato è assessore ad anticorruzione e trasparenza

Edi Neri con il sindaco Sboarina

Edi Neri con il sindaco Sboarina

Montecatini 19 luglio 2017 -  Edi Maria Neri, 53 anni e originaria di Lamporecchio, è stata nominata assessore dal neoletto sindaco di Verona, Federico Sboarina. Nella recenti elezioni amministrative, la dottoressa Neri era inserita nella lista civica «Verona Pulita», che ha riscosso un notevole successo elettorale. Il nuovo sindaco ha quindi calato l’asso, chiamando Edi Neri a fare parte della propria giunta, come garanzia di onestà, trasparenza e competenza. Le sono state assegnate le deleghe a anticorruzione, trasparenza, semplificazione, patrimonio demanio, affari legali, programmazione e approvigionamenti.

 

Il candidato sindaco di «Verona Pulita» aveva indicato Neri come futuro assessore già prima del voto. E’ un importante riconoscimento per questa donna che vanta un curriculum di tutto rispetto. Entra in magistratura nel 1998 grazie alla nomina, arrivata dal Csm, come vicepresidente onorario alla pretura di Verona. Nel 1999 è giudice onorario di Verona. Dal 2002 svolge le funzioni di giudice di Pace. Nel 2010 diventa coordinatore dell’ufficio del giudice di pace. La neoassessora è anche docente alla Scuola superiore della Magistratura e dal 2015 è stata prima dirigente d’azienda e poi libera professionista. Si era trasferita da Lamporecchio a Verona nel 1990, per unirsi in matrimonio.

 

Con la città scaligera, con il passare degli anni, ha instaurato un bellissimo rapporto di reciproco amore. Insomma un’integrazione straordinaria, costruita con notevoli soddisfazioni anche professionali, che adesso l’ha portata ad occupare una posizione di grande responsabilità in settori vitali per la vita amministrativa. «Più sinergia tra le attività di competenza delle forze dell’ordine – ha detto Neri – per aumentare la sicurezza. Per controllare il business dei centri di accoglienza istituiremo un registro telematico ove chiederemo di registrare quotidianamente le attività svolte a vantaggio di ciascun ospite. Adotterò un servizio di vigilanza per il decoro del territorio e un monitoraggio dei campi nomadi».