
Lavori del Consorzio su un corso d'acqua
Monsummano Terme, 7 luglio 2017 - «Un'altra prospettiva su tante cose lette e dette sul Consorzio». Pare si sia svegliato con l’elmetto l’indaffaratissimo Rinaldo Vanni che tra il Comune di Monsummano da tirare avanti, i problemi della Provincia e la riorganizzazione del Centro di ricerca del Padule di Fucecchio, vuole dire la sua sulle questioni del Consorzio di bonifica, come membro rappresentante dei territori, su cui finora aveva taciuto. E lo fa ripercorrendo le varie tappe che hanno portato all’approvazione del piano di classifica e, alla richiesta della sua revisione. «Il piano, che non mi sono mai sentito di approvare, visto che alla prima assemblea mi astenni ed alla seconda non volli partecipare al voto riflettendo sulla stessa validità dell’atto che, fra l’ altro, conteneva una mitigazione delle tariffe sulla categoria degli ortovivaisti a discapito dei fabbricati. Invito chi invoca al ritorno al passato, a considerare che il Consorzio di bonifica del Padule non esiste più, come era un tempo, quindi non ci resta che aggregarci e lo dico forte anche della mia posizione da sempre a favore delle fusioni». Il vecchio consorzio non c’è più ma, secondo il sindaco di Monsummano, non è detto che abbia funzionato alla perfezione. «Gli altri territori, del vecchio consorzio, reclamano sul fatto che hanno pagato anche per interventi su questa parte della Valdinievole – continua – e noi potremmo rischiare di rimanere isolati se non si trova un punto di equilibrio: non si può entrare in collisione con tutto il mondo. Anche il precedente Consorzio infatti aveva le sue criticità, basti pensare all’interramento del Padule, dove ha avuto una grossa parte di responsabilità».