Settantamila euro in fumo con le obbligazioni Bpel

La vicenda di Banca Etruria ha avuto ripercussioni anche in Valdinievole

Tantissimi i toscani che hanno perso i loro risparmi con la banca aretina

Tantissimi i toscani che hanno perso i loro risparmi con la banca aretina

Montecatini, 28 novembre 2015 - Strascichi anche in Valdinievole per la vicenda di Banca Etruria. Una donna di 80 anni di Pieve a Nievole, che si era affidata alla famiglia per scegliere come mettere da parte i propri risparmi e che adesso insieme ad altri come lei non sa che fine faranno.

«La banca Etruria – dice il nipote Simone – assieme ad altre tre banche è stata salvata dal fallimento da un decreto dell’attuale governo. In realtà ad essere stato salvato è stato l’organico lavorativo dei 600 dipendenti. Questo di fatto ha messo in ginocchio migliaia di piccoli risparmiatori azzerando le loro azioni e le obbligazioni subordinate banca Etruria».

Nel girone infermale c’è rientrata anche la nonna ultraottantenne. «Mia nonna di 85 anni rischia di perdere 45mila euro, mia zia di 70 anni 30mila. Sono tutti i loro risparmi che stanno andando in fumo. Il problema – continua Simone – è che si sono fidate del direttore della filiale che ha proposto ad entrambe la solita obbligazione dicendo loro che erano della Banca e non specificando che si trattava di obbligazioni subordinate, malgrado le mie congiunte, poco avvezze alla finanza e fiduciose nel direttore, avessero espressamente richiesto titoli sicuri per dormire tranquilli».

Oltre al danno, dunque, anche la beffa di aver riposto la fiducia in chi l’ha poi tradita. «Doppia beffa dunque – continua Simone – dal lato della fiducia, in quanto correntisti da una vita, e dal lato di una informazione che a questo punto credo che sia stata volutamente non fornita poiché nessuno fino ad ora conosceva il significato di obbligazione subordinata. Se al momento dell’investimento infatti le mie parenti fossero state avvertite che l’obbligazione subordinata era quella che in caso di fallimento della banca veniva azzerata, nessuno avrebbe mai accettato l’investimento. Ora che dalla stampa stanno emergendo le lamentele dei correntisti, si ha una percezione reale della situazione, ed è preoccupante sapere che ci sono 250 milioni di euro di obbligazioni spazzatura in tutta Italia ma in particolare in toscana, visto che la banca ha sede afd Arezzo. Più di 5000 correntisti sono sull’orlo della disperazione. A questo punto non sappiamo più in chi sperare».