Sì al commissariamento del Pd di Carrara

Il giudice rigetta l'istanza di sospensione dei provvedimenti impugnati da Argante Mussi e Andrea Vannucci

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Carrara, 8 giugno 2017 - Legittimo il commissariamento del Pd di Carrara. Lo ha deciso il giudice Paolo Puzone del tribunale di Massa che ha rigettato l'istanza di sospensione avanzata da Argante Mussi, ex segretario del Pd di Carrara e Andrea Vannucci ex vice sindaco e che era stato, a suo tempo, candidato a sindaco per il partito democratico, nomina poi annullata dal commissariamento.

 Nell'ordinanza il giudice osserva che "il provvedimento del primo gennaio 2017 con cui il segretario regionale della Toscana del Pd ha proceduto al commissariamento dell'Unione comunale di Carrara e alla nomina del commissario (Gianni Anselmi ndr), benché redatto in maniera farraginosa, pare comunque aver sostanzialmente rispettato le norme procedurali previste dall'articolo 17 dello statuto nazionale.

Il giudice Puzone osserva altresì " che la denunciata lesione del diritto soggettivo all'elettorato passivo del ricorrente Andrea Vannucci, a presentarsi quale candidato alla carica di sindaco non riveste alcun carattere di concretezza, posto che lo stesso ricorrente ha affermato di essere comunque candidato alla carica in questione, anche se privo del simbolo del partito, e dovendosi riservare alla fase di merito la tutela della sua posizione in ordine alla ricostruzione delle vicende che hanno condotto alla individuazione dei candidati. Non sussistono quindi, di legge nell'ordinanza - i gravi motivi richiesti dall'articolo 23 codice civile per la sospensione della esecutività dei provvedimenti impugnati".