Anna Pucci
Cronaca

Isis, acquisito materiale in una casa di Massa

Il blitz nell’ambito dell’operazione antiterrorismo “Balkan Connection” che ha portato all’arresto di tre persone / PERQUISITE ABITAZIONI A MASSA E NEL PISTOIESE

Combattenti dell’Isis in una immagine d’archivio fornita dalla polizia di stato

Combattenti dell’Isis in una immagine d’archivio fornita dalla polizia di stato

Massa, 25 marzo 2015  - PERQUISIZIONE anche a Massa nell’ambito dell’operazione antiterrorismo della procura di Brescia “Balkan Connection” che all’alba di oggi, mercoledì 25, ha portato all’arresto di tre persone, accusate di essere cellula dell’Isis dedita al reclutamento di foreign fighters in Italia per il così detto Stato islamico. Agenti della questura di Massa hanno bussato alla porta di un cittadino di nazionalità tunisina residente nella nostra città per eseguire un controllo nell’ambito delle indagini coordinate dal servizio centrale antiterrorismo della direzione centrale dell’Ucigos e condotta dalla Digos di Brescia, con il concorso delle questure di Torino, Como e Massa Carrara. Nel corso della perquisizione a Massa, hanno evidenziato gli inquirenti bresciani, è stato acquisito materiale ma al momento “non sono emersi elementi significativi”. Tant’è che il tunisino non è indagato e nei suoi confronti non è stato emesso alcun provvedimento. Il materiale sarà trasmesso alla Digos di Brescia che valuterà “se gli elementi al momento non significativi possono diventare significativi”. Il tunisino potrebbe essere finito sotto attenzione come soggetto interessato al reclutamento, per aver avuto contatti via internet con alcuni dei soggetti arrestati ieri (zio e nipote albanesi).

INTERNET ha un ruolo rilevante nella strategia dell’Isis, che ne utilizza abilmente i diversi canali (dai siti ai social network) per diffondere materiale di propaganda, reclutare simpatizzanti e mantenere contatti .

IN TOSCANA sono state perquisite anche le abitazioni di quattro nordafricani – tre a Pistoia e una in Valdinievole – dalla Digos di Pistoia. Anche in questi casi, però, non sarebbe stato trovato materiale compromettente e non sono stati effettuati sequestri.

GLI ARRESTI sono stati eseguiti a Torino e in Albania. In manette con l’accusa di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale sono finiti Alban Elezi (a Tirana) e Elvis Elezi (a Torino), zio e nipote albanesi. Arrestato anche El Madhi Halili, ventenne di Lanzo Torinese cittadino italiano di origine marocchina, con l’accusa di apologia di associazione con finalità di terrorismo internazionale. Sarebbe l’autore di un documento in italiano pubblicato sul web da mesi: “Lo Stato Islamico, una realtà che ti vorrebbe comunicare”, vademecum di 64 pagine con libere interpretazioni delle scritture coraniche finalizzate ad esaltare la “missione” dello Stato islamico. Dietro l’arresto di Alban e Elvis c’è la figura del foreign fighter Anas El Abboubi, ventiduenne marocchino, ex studente di Vobarno nel bresciano, arrestato per terrorismo internazionale nel 2013, scarcerato e andato in Siria per unirsi a gruppi jihadisti. Provvedimento di sorveglianza nei confronti di un giovane tunisino residente in provincia di Como pronto a partire per la Siria. Indagati a piede libero per apologia di terrorismo due marocchini: un ragazzo di Alpignano e una ragazza di Torino che avrebbero espresso su internet simpatie per la jihad.