Eliminata l’alga tossica a Marina di Massa

Dall'Arpat dati incoraggianti. A luglio i valori sono molto al di sotto del limite di guardia

Il mare a Marina di Massa è tornato pulito

Il mare a Marina di Massa è tornato pulito

Massa, 21 luglio 2017 - ALGA tossica, ancora notizie positive da Arpat. I secondi campionamenti del mese, effettuati lunedì, confermano valori piuttosto bassi delle fioriture algali che permettono così di concludere il mese di luglio senza ulteriori intoppi. Insomma, sotto il profilo della Ostreopsis Ovata forse questo è stato il mese migliore per il litorale massese e per le celle dove la microalga negli ultimi anni ha proliferato creando disagi e, spesso, anche allarmismi.

A commentare i dati di Arpat, confermati pure dalla nota dell’Asl, è il vice sindaco Uilian Berti: «Il caldo, la siccità e l’assenza di mareggiate degli ultimi giorni facevano pensare a un ritorno dell’alga tossica ma così non è stato. Le analisi nelle quattro “vasche’’ monitorate dall’Agenzia regionale nella zona che va dalla Partaccia a Marina di Massa hanno registrato valori piuttosto bassi, ben al di sotto del limite di guardia fissato in 10mila cellule per litro in colonna d’acqua. Il picco rilevato a giugno di fronte all’imbocco dell’Ostello della Gioventù, con 150mila cellule per litro, al momento è un lontano ricordo».

Sono i numeri a dare garanzie, quelli pubblicati da Arpat anche sul portale dove mantiene attivo il monitoraggio costante della presenza dell’Ostreopsis Ovata: nel punto di balneazione «Marina di Massa ponente» il valore è di 1.680 cellule per litro; nella cella di «Marina di Massa centro» 1.680, di fronte ai Campeggi, ossia all’imbocco dell’Ostello della Gioventù, 2.080, soltanto 40, infine, nel tratto di mare di fronte al Centro sub Alto Tirreno.

Proprio quello dove sono stati da poco conclusi i lavori di dragaggio e movimentazione dei sedimenti marini per combattere l’erosione e, magari, diminuire la proliferazione dell’alga. A quanto pare, nonostante i dubbi che sono sorti in queste settimane, l’intervento ha ottenuto qualche effetto: «La temperatura dell’acqua, in queste vasche, si aggira sempre attorno ai 27 gradi, quindi è molto alta – conclude Berti – ma la presenza dell’Ostreopsis Ovata non ha raggiunto livelli di guardia. Anzi, dove abbiamo effettuato i lavori è praticamente inesistente. Fino a fine estate proseguirà il monitoraggio della situazione».