I bimbi distruggono le armi-giocattolo. "Ecco il nostro messaggio di pace"

L’iniziativa organizzata dal parroco di Quercia per l’Epifania

I bambini di Quercia distruggono le armi giocattolo (foto Pasquali)

I bambini di Quercia distruggono le armi giocattolo (foto Pasquali)

Aulla, 7 gennaio 2017 - Le armi giocattolo? Noi le distruggiamo. Un segnale forte, quello lanciato dai bimbi di Quercia, che giovedì sera hanno distrutto, a colpi di martello, fucili e pistole di plastica, così come già fatto l’anno scorso. Il ‘disarmo globale’ come è stato chiamato dal parroco, don Roberto Turini, si è svolto di fronte alla chiesa, dopo la fiaccolata della pace. Quercia è il paese famoso per la lunga e colorata calza, calata dal campanile, entrata nel Guinness dei primati. Si tratta di un appuntamento importante, quello organizzato nella suggestiva parrocchia della frazione aullese, per lanciare un segno di pace, contro tutte le guerre. E così l’altra sera molti abitanti, con bambini e ragazzi, si sono ritrovati in chiesa, per la celebrazione della Santa Messa dell’Epifania.

"Vogliamo lanciare un messaggio di pace – ha detto Don Roberto dall’altare – la guerra è una triste realtà, come del resto gli attentati scoppiati ovunque, negli ultimi mesi. Anche noi vogliamo fare la nostra parte, siamo contro tutti i mali del mondo e vogliamo prendere le parti dei bambini, i primi a subire le conseguenze delle guerre e quindi a soffrire".

In processione per le vie del paese, con le fiaccole accese, i bambini hanno portato la statua del Gesù Bambino di Praga. E dopo, nel piazzale, il momento più importante: hanno sistemato pistole fucili e li hanno rotti, a colpi di martello. Erano molto coinvolti e fieri del loro lavoro, lasciando a terra solo piccoli pezzi di plastica inutile. I loro genitori li hanno guardati, come del resto Don Roberto.

"Anche Papa Francesco – ha ribadito – nelle sue riflessioni ha parlato delle persone che operano per la guerra. E’ ingiustificabile incentivare la produzione di armi e noi, per il secondo anno, abbiamo voluto dire no. I bimbi devono giocare, ma gli adulti devono fermarsi, fermare la produzione atroce di strumenti di morte e violenza. Noi preghiamo affinché la pace sia in tutto il mondo".

M.L.