Capitain America, il cinecomic più riuscito che ci sia

La recensione a cura di Stefano Chiocchetti di Project Movie su Facebook

Captain America

Captain America

Lucca, 7 maggio 2016 - C'è da ammettere che, chi vi sta parlando in questa recensione, era non poco preoccupato del risultato finale di questa pellicola nei mesi antecedenti alla sua uscita. Vuoi per l'affezione ai personaggi, vuoi per la storia da cui si è preso spunto, vuoi per la quantità di eroi e variabili messe in gioco. Dopo la prima mezz'ora di film, ogni dubbio, era già un lontano ricordo. Gli Avengers stanno agendo su tutto il globo e si autogestiscono. Si buttano a capofitto in luoghi e situazioni dove c'è necessità che l'ordinario lasci il posto allo straordinario. L'intera popolazione mondiale è riconoscente a questo gruppo per aver sventato numerose minacce ma, allo stesso tempo, gli eroi hanno provocato ingenti danni collaterali a beni e persone durante i loro interventi. In assenza dello S.H.I.E.L.D. (per i fatti raccontati in "Capitan America: il Soldato d'Inverno"), l'Onu decide che è giunto il momento che gli Avengers siano messi sotto esame da una commissione preposta e che i loro interventi vengano gestiti come un ente governativo.

Ed è a questo punto che l'unione della squadra si sfalda. Amicizie assodate si incrinano ed il ritorno in campo di Bucky, vecchio amico e compagno di armi di Capitan America, il quale ha subito diversi lavaggi del cervello, alimenta un focolare che pare non abbia intenzione di estinguersi. Lo scontro ideologico e fisico tra il #TeamCap e il #TeamIronMan sembra ormai inevitabile.....e lo sarà! Nelle due ore e mezza di film, che sembra scorrere velocissimo, troviamo un equilibrio perfetto tra scene di azione fantastiche, con coreografie di combattimento praticamente perfette, e momenti in cui ci vengono spiegati i vari punti di vista, le motivazioni e le trame oscure che si muovono nell'ombra. E vi assicuriamo che con così tanti personaggi, poteva risultare tutto molto confusionario se gestito nel modo sbagliato. Ma, fortunatamente, non è questo il caso. Durante il film vengono introdotti due nuovi personaggi: Pantera Nera e Spider-Man.

Entrambi sono stati caratterizzati benissimo. Il primo, novità assoluta per il grande pubblico, dimostra di essere forse il personaggio più carismatico e risoluto dell'intera pellicola. Il secondo è assolutamente, senza ombra di dubbio alcuno, stupefacente! Saltando del tutto la parte delle origini, che ormai tutti conoscono, ci viene introdotto un Peter Parker/Spider-Man che è quello più vicino alla sua controparte fumettistica che si sia mai vista sul grande schermo. Vi divertirà sicuramente. Un altro personaggio che ci sentiamo di citare è Visione. Gli sceneggiatori sono riusciti a renderlo un androide quasi umano. Si intuisce che egli stesso cerca di capire il suo posto in questo mondo per lui del tutto nuovo, sembra consapevole del fatto che tutti i suoi calcoli non riusciranno a sostituire o emulare le sensazione che un corpo ed una mente umana riescono a provare.

Dà un senso di personaggio in piena evoluzione e questo ci è piaciuto molto. Concludendo, siamo di fronte al cinecomic meglio costruito e più coinvolgente visto fino ad oggi. Ancora una volta i Marvel Studios si avviano verso un grande successo di critica e di incassi e, cosa non meno importante, andate in sala con in mente il vostro schieramento ideale. Vi renderete conto a poco a poco che la ragione e il torto stanno sia da un lato che dall'altro. Ciò vi costringerà a riflettere. Noi lo stiamo ancora facendo. "Dimmi ragazzo. Tu, perchè fai questo? Perché ti metti quel costume? Cosa ti spinge ad alzarti dal letto ogni mattina e fare quello che fai?" "....credo, perché se non lo faccio io che ho questo potere, qualcuno potrebbe farsi male. Credo che lo faccio per proteggere i più deboli...". Voto: 8.

A cura di Stefano Chiocchetti di Project Movie su Facebook