Vertice Snai-sindacati, si vocifera il forfait. Continua l’agitazione

E spunta l'ipotesi di un "corridoio"

I dipendenti della Snai in agitazione

I dipendenti della Snai in agitazione

Porcari (Lucca), 25 ottobre 2016 - Voci poco rassicuranti, come tante, purtroppo, sulla vicenda Snai di Porcari ne sono corse negli ultimi mesi. E così, oltre alla tegola degli esuberi confermati nel summit fiorentino del 10 ottobre, a poter sfumare potrebbe essere l’incontro del 9 novembre tra sindacati e azienda, ritenuto a più riprese fondamentale per poter decidere degli ammortizzatori sociali e tracciare un quadro più approfondito sul futuro dei dipendenti, oltre che discutere il piano aziendale. Una voce al momento, certo, ma tale da mandare subito in agitazione i dipendenti, che da ieri hanno dato il via al presidio permanente di tutti i lavoratori Snai che così tutti i giorni, fino a decisione contraria, dalle 13 alle 14, si riuniranno in «assemblea» e che ora stanno pensando a quali azioni mettere in campo qualora l’ipotesi dell’annullamento fosse confermata.

Non è escluso che possa essere nuovamente minacciato sciopero, come si vociferava ieri nel primo pomeriggio. L’agitazione che già tiene banco purtroppo da mesi, si è ulteriormente inasprita una settimana fa, alla notizia dell’ufficialità della fusione di Snai con Cogemat, Cogetech, Cogetech Gaming e Azzurro Gaming e dell’inaspettato trasloco della sede legale da Porcari a Milano. Un ulteriore «svuotamento» per alcuni (sindacati in primis), un atto inaccettabile per altri e del quale lo stesso Comune di Porcari pare non fosse minimamente informato. Mandato in archivio (anche se nient’affatto digerito) l’atto ufficiale di fusione, ora dunque il confronto si fa sempre più serio. Sul piatto ci sono due questioni: quella relativa all’applicazione del contratto sollevata dalla Fiom e la questione esuberi.

I numeri, impietosi, parlano di 90 esuberi, il 60% dei quali alla sede di Porcari, quella dove sono al lavoro 498 dipendenti su 720 totali. L’altro 40% riguarda le sedi di Roma e di Milano, dove potranno essere trasferiti in 25 in forza a Porcari. «Snai non sarà più la stessa – commentavano i lavoratori alla notizia della fusione ufficiale –. E non crediamo che sarà migliore. Affatto. Questo è il momento di comprendere che siamo in una guerra, e che l’unica scelta possibile è: combattere o non combattere? Noi combatteremo».