Livorno, pareggio con il Modena al "Picchi": un 1-1 che serve a poco / VIDEO

Granoche porta avanti gli emiliani con un gol a porta vuota. Per il Livorno segna lo specialista Emerson su punizione DI NICOLO' CECIONI - TUTTI I TWEET DELLA GARA CON #livornonazione / RISULTATI E CLASSIFICA: CARPI IN A / LE FOTO DELLA GARA / IL VIDEO COMMENTO

Un momento di Livorno-Modena (Novi)

Un momento di Livorno-Modena (Novi)

Livorno, 28 aprile 2015 - Non serve la scaramanzia del kway giallo di Aldo Spinelli al Livorno per battere il Modena. Il presidente amaranto, arrivato al Picchi in ritardo per un incidente,Granoche dopo soli 8' vede i suoi ragazzi segnare l'1-1. Purtroppo, però, Lambrughi e compagni si fermano lì e al 90' ottengono solo un punto. È il quarto di fila e la squadra di Panucci rimane ancora fuori dalla zona play off. All'8' il Modena è già in vantaggio.

Accade tutto all'improvviso. Possesso palla amaranto in zona difensiva, sembra tutto tranquillo ma Pires perde ingenuamente un pallone pericolosissimo. Signori si ritrova solo di fronte a Mazzoni, entra in area e, in modo saggio, invece di tirare scarica sui piedi di Granoche che a porta praticamente vuota sigla lo 0-1. La reazione del Livorno arriva 7 minuti più tardi con il bolide di Vantaggiato che tocca il primo pallone del match, spedendolo col destro alto. Al 20' anche Galabinov spara sopra la traversa. L'occasione più ghiotta, però, arriva al 24' con i due attaccanti livornesi. (Segue dopo il commento audio qui sotto)

Il bomber bulgaro entra in area e scarica in porta, Pinsoglio para ma la palla rimane lì. Il primo ad avventarsi sulla sfera è il toro di Brindisi che però si fa ipnotizzare dal portiere e lo centra in pieno. Dopo lo svantaggio si vede solo la squadra di Panucci, ma agli amaranto manca la concretezza. Nell'ultima parte di tempo, la verve livornese viene meno e il Modena torna ad alzare il baricentro. Ma i ragazzi di Melotti non creano nessun pericolo alla porta amaranto. Prima di andare negli spogliatoi, Galabinov tira fuori dal cilindro una prodezza meravigliosa. Stop al volo e semi rovesciata a metà area di rigore.

Ma il portiere para a terra. Nell'ultimo dei due minuti di recupero, invece, è Moscati a sfiorare quello che sarebbe stato un meritatissimo pareggio. Il suo tiro viene salvato sulla linea da Manfrin. Nella ripresa Panucci inserisce Djokovic al posto di Moscati. Dal 45' prende posto sugli spalti anche Aldo Spinelli che ha trovato un incidente sull'autostrada per Livorno. E il kway giallo del presidente porta subito bene. All8', infatti, gli amaranto trovano il pareggio. L'1-1 arriva su punizione. Tocco di mano di Manfrin dal limite, il difensore gialloblu è fuori area di poco e l'arbitro giustamente concede la punizione defilata.

A batterla va Emerson che con un bolide secco e preciso batte Pinsoglio. In un primo momento l'arbitro annulla per il fuorigioco di Djokovic. Dopo essersi consultato con l'arbitro, Fabbri convalida il gol visto che la posizione del giocatore livornese non è influente. La cabala non dura molto e sull'1-1, il Modena torna ad attaccare a testa bassa.

Al 14' Fedato scarta due uomini, entra in area e tira. Mazzoni para ma non blocca e sulla respinta Manfrin non centra la porta di pochissimo. Il Livorno prova a farsi vivo ma gli amaranto sprecano parecchie ripartenze che, spesso, sono troppo lente e macchinose. Molto più cinici i canarini che in contropiede creano diversi problemi alla difesa livornese.

Al 31' Garritano si trova davanti al portiere del Livorno ma Mazzoni è bravo a parare e la difesa spazza via. Al 33' entra anche Luci al posto di uno spento Pires. E un minuto più tardi Vantaggiato va vicinissimo al 2-1. La sua punizione trova la deviazione della barriera e si spegne fuori di un soffio. Al 43' anche il capitano va vicino al vantaggio. Il suo tiro di collo destro, però, si spegne a lato di poco. È l'ultima azione del match. Il Livorno incappa nel quarto pareggio di fila e rimane fuori dalla zona play off. Per rientrarci, deve tornare a vincere.

Nicolò Cecioni

Qui di seguito, il videocommento del nostro Alessandro Antico