"Cecina, si fa male un medico e chirurgia chiude"

La denuncia del M5S: "Sanità nel caos". L'Asl assicura: "In arrivo due medici"

La scuola media di Luzzara

La scuola media di Luzzara

Cecina (Livorno), 3 settembre 2015 - QUELLA che a giugno poteva sembrare solo una minaccia adesso sembra essere realtà: dal 28 agosto chirurgia a Cecina è chiusa. A rendere noto il provvedimento è il Movimento Cinque Stelle, lo stesso che in tempi non sospetti diffuse la lettera con cui i medici del reparto denunciavano la drammatica situazione legata ad un organico ridotto all'osso, e anche meno . Se non verranno presi provvedimenti e il numero dei medici riportato alla normalità non sarà più possibile lavorare, dicevano (clicca qui per leggere).

E invece dei provvedimenti, subito dopo è stata sospesa tutta l'attività chirurgica programmata, niente interventi di ortopedia né ginecologia-ostetricia per tutta l'estate. “Nulla è stato fatto dalla conferenza dei sindaci targati Pd e dal vice commissario Eugenio Porfido e ora il provvedimento di chiusura è ufficiale – fa notare Rosanna Farinetti -. Cari cecinesi se dovete essere operati d'urgenza dovete sperare di arrivare in tempo a Livorno o Piombino. Un fatto gravissimo, segnale inquietante, un tassello di un progetto di ridimensionamento della nostra struttura ospedaliera portata avanti ormai da tempo dal presidente Rossi e dal Pd, legittimato dal voto harakiri di molti toscani”.

Ma cosa è successo? Chirurgia è stata chiusa temporaneamente perchè uno dei chirurghi, già pochi, si è fatto male e ne avrà per 4-5 mesi. La situazione era già 'di sofferenza' e questa assenza va a complicare ulteriormente le cose. “Si tratterà di attendere qualche settimana – dicono dall'Asl – per l'arrivo di un sostituto, un assunzione a tempo determinato”. L'Asl ci tiene anche a far sapere che "il servizio del reparto di chirurgia è comunque garantito ed è anche terminata la sospensione dell'attività programmata prevista per l'estate". E agli atacchi del Movimento Cinque Stelle l'Asl risponde: "Non c'è alcun ridimensionamento in atto, nè della struttura ospedaliera di Cecina nè di chirurgia. L'azienda Usl - spiegano - ha dovuto affrontare una improvvisa carenza di organico (un pensionamento, un infortunio, una richiesta di aspettativa). Come prevedono le procedure è stata fatta richiesta all'Estar di poter assumenre due persone a tempo indeterminato ma, non essendo aperte graduatorie di questo tipo, ha richiesto di poter attingere a quelle per tempi determinati". 

Per i nuovi arrivi, ed inserimenti, serviranno probabilmente alcune settimane. "Nell'attesa un medico della Chirurgia di Livorno, grazie alla disponbilità del reparto, sarà distaccato da subito su Cecina, per tutto il mese di settembre e, se necessario - assicurano - sarà fornito ulteriore personale in pronta disponibilità per assicura non solo la gestione dell'urgenza ma anche quanto tradizionalmente garantito dal reparto".

E se chirurgia soffre, il pronto soccorso arriva stremato alla fine dell'estate, con i rinforzi promessi a giugno mai arrivati e, anzi, i contratti a termine che non sono stati rinnovati. “Voci di corridoio – riferisce Farinetti – raccontano che un giorno d'agosto ci sia stato qualcuno che non era intenzionato ad attendere le 8-12 ore che toccano a molti cittadini. Il fastidio di attendere, non si sa come, è arrivato all'orecchio della direttrice del presidio ospedaliero cecinese, Giovanna Poliseno, la quale si è prontamente recata nel girono infernale del pronto soccorso per capire cosa stese succedendo. Nello stupore generale, il personale sanitario avrebbe spiegato alla direttrice che la situazione era ben peggiore di quella segnalata dalla persona impaziente. A stretto, giro, il 17 agosto, Poliseno ha autorizzato la presenza di un medico in più in pronto soccorso, dalle 14 alle 20, con relativa indennità maggiorata, come previsto dalle norme del presidio. Peccato che sia stato fatto quando ormai l'emergenza estate era agli sgoccioli, un classico esempio di risorse sprecate nel momento sbagliato da parte di direttori incompetenti e fuori dalla realtà seppur ben pagati, una beffa per il personale del pronto soccorso, un rinforzo che chiaramente serviva ben prima. Non resta da sperare che il prossimo anno una persona con poca pazienza, conosciuta dal direttore, si presenti almeno un paio di mesi prima. Le voci di corridoio sono tali e niente di più ovviamente – conclude la consigliera comunale del M5S -, una cosa è certa: un medico in più ora c'è, giudicate voi”. 

Anche su questo arriva la risposta dell'Asl. "E' stato disposto un rafforzamento della presenza medica esclusivamente per il tempo in cui si è reso necessario. Anche in questo caso - conclude - un uso accorto del denaro pubblico impone di garantire alla cittadinaza un servizio quando realmente necessario e non quando genericamente ipotizzato".