Tutti in Norvegia. Anzi no, a Capri

Lettere a La Nazione - Risponde il direttore Pier Francesco De Robertis

Pier Francesco De Robertis

Pier Francesco De Robertis

Firenze, 18 dicembre 2015 -  Caro direttore, ho visto che un’agenzia delle Nazioni Unite ha pubblicato una classifica mondiale sui Paesi in cui si vive meglio. L’Italia è al 27esimo posto, mi pare, e la Norvegia prima. Non mi stupisce, visto che per mille motivi la vita in Italia è sempre più difficile! Dove andremo a finire?

Luca Romei, Pontedera

Caro Romei, le confesso che queste classifiche non mi convincono per niente, come quelle sulle vivibilità delle città che pubblica ogni anno Il Sole 24 ore, in cui vince sempre Bolzano e poi tutti vogliono vivere invece a Roma o Firenze. Questa poi dell’Onu mi fa ridere a crepapelle. La Norvegia. Ma, si rende conto, la Norvegia? Un paese in cui per sei mesi all’anno fa buio alle due di pomeriggio, e in certi momenti anche prima, in cui fa freddo anche d’estate, che vive di salmoni e pecore e il cui piatto nazionale è l’orso con i mirtilli. Sì, è vero, in Norvegia non c’è traffico, ma solo perché non ci vuole stare nessuno e le strade sono sgombre... Mi fanno ridere questi parrucconi dell’Onu, che stilano la loro classifica, danno la palma d’oro alla Norvegia poi vengono in Italia appena possono. Passeggiano per Roma, mangiano all’Enoteca Pinchiorri, sognano il sole delle Costiera amalfitana. Sa che le dico: che vadano a quel Paese. Anzi, in Norvegia.

                                                                                                                                                                                                                           Twitter   @pierderobertis