Videolottery sorvegliate speciali. Un altro giro di vite all’orizzonte

Nuova offensiva dopo la sospensione dell’uso dello slot in sette locali

Slot machine

Slot machine

La Spezia, 22 agosto 2015 -   VIDEOLOTTERY, nuova stretta del Comune. L’ordinanza di sospensione cautelare dell’attività imposto a sette sale slot del territorio comunale è solo il primo atto di un’offensiva a più ampio raggio attraverso il quale l’amministrazione comunale si appresta a regolametare in maniera più strigente il settore. Insomma, altre saracinesche potrebbero definitivamente abbassarsi. Se da una parte sono ancora in corso i procedimenti legati alle sette videolottery aperte dopo l’emissione della legge regionale e di quella comuale del 2012, e pizzicate senza autorizzazione comunale – rilasciata solo se l’attività è distante almeno trecento metri da luoghi sensibili, come chiese, ospedali, scuole e caserme –, destinati a concludersi solo a settembre al netto di eventuali ricorsi al Tar, dall’altra l’assessorato al commercio guidato da Corrado Mori, supportato dagli uffici legali del Comune, sta già pensando ai prossimi passi da intraprendere per limitare il proliferare delle attività legate al gioco d’azzardo legalizzato. Il primo sarà quello di obbligare a mettersi in regola quelle attività che, aperte dopo l’approvazione dei dispositivi regionali e comunali in materia e avviate solo con la licenza rilasciata dalla Questura, risulterebbero comunque in regola con i dettami deliberati dal consiglio comunale. Ovvero, sarebbero comunque situati a una distanza superiore ai trecento metri rispetto ai luoghi sensibili. Il secondo provvedimento è invece quello destinato a causre ulteriori chiusure.

NEL MIRINO, ben presto, finiranno le attività aperte prima del 2012, finora esenti dal giro di vite imposto dall’amministrazione comunale ma la cui autorizzazine rilasciata dalla Questura sarà soggetta a revisione già a partire dal prossimo anno. Anche le sale videolottery con più anni di attività alle spalle dovranno sottostare così ai nuovi dettami comunali: nel caso in cui dovessero risultare troppo vicine a chiese e scuole, scatterebbe immediato il diniego di rinnovo e il provvedimento di sospensione dell’attività, che si potrebbe poi tradurre in revoca definitiva dell’autorizzazione e contestuale chiusura dell’attività. Ventidue le sale videolottery presenti sul territorio comunale, tutte oggetto dei controlli comunali. «Su questo settore stiamo facendo molto, perchè vogliamo che queste attività rispettino le regole disposte dalla legge regionale e da quella comunale – spiega l’assessore al commercio, Corrado Mori –. Siamo partiti tardi? Le verifiche vanno avanti da mesi, si tratta di un lavoro lungo e laborioso, che richiede la presenza di diverso personale. Noi non siamo contro gli imprenditori, vogliamo solo che si operi all’interno di regole ben precise. In pochi anni, abbiamo approvato un regolamento comunale, abbiamo modificato il piano del commercio che non prevede nuove aperture im centro, all’Umbertino e a Migliarina, e stiamo regolarizzando le posizioni di chi ha avviato l’attività senza la nostra autorizzazione, perchè quella rilasciata dalla Questura e necessaria ma non sufficiente per poter avviare una sala slot».

Matteo Marcello