Un incubo durato cinque anni

Alla sbarra il marito crudele denunciato dalla moglie

Maltrattamenti

Maltrattamenti

La Spezia, 16 luglio 2014 - Per oltre cinque anni ha maltrattato la moglie, sottoponendola a violenze e a umiliazioni quasi quotidiane. Un matrimonio d’inferno, quello che una quarantenne spezzina era costretta a vivere ormai da tempo, in balia di un marito violento e senza rispetto che ieri, per quei maltrattamenti alla consorte, è finito alla sbarra.

Si tratta di un 53enne, assistito dall’avvocato Alessandro Civitillo, ieri rinviato a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale spezzino, Mario De Bellis. Da parte dell’uomo, offese giornaliere, atti di sadismo ma anche minacce e, al culmine dei litigi familiari, anche violenze nei confronti della consorte, che dopo cinque anni di angherie si è rivolta alle forze dell’ordine, denunciandolo. Tutto ebbe inizio nel marzo del 2008, con l’uomo che dopo aver alzato il volume dello stereo di casa si avventò contro la moglie, provocandole un trauma cranico. Comportamenti, questi, ripetuti dall’uomo a ogni litigio: calci e pugni alla consorte al culmine delle liti familiari erano diventati una triste ricorrenza, con l’uomo che in una circostanza afferrò la donna fino quasi a soffocarla.

Atti violenti che l’uomo spesso accompagnava ad offese e minacce – «sei una mantenuta, sei una sfaticata, sei una pezzente fallita, sei una pazza», «te ne devo dare tante da farti ancora male», «ti posso investire di sera mentre vieni a casa» le frasi rivolte a più riprese alla donna – e a comportamenti sadici e umilianti, costringendo la moglie a subire “interrogatori” notturni, a ripulire la porta di casa dove lui aveva urinato, o proponendole di pagarla per ogni rapporto sessuale. Fino a che, distrutta ed esasperata, la moglie ha deciso di dire basta.