Giorgia Valanzano, storia di una campionessa

Reduce da nuovi successi ai campionati italiani indoor di Pescara, la campionessa di pattinaggio si racconta: una vita apparentemente normale, allenamenti a parte, per una campionessa fuori dal comune

Il preparatore Luca Mastrantonio e la pattinatrice Giorgia Valanzano

Il preparatore Luca Mastrantonio e la pattinatrice Giorgia Valanzano

La Spezia, 8 febbraio 2019 - Quando ce la troviamo davanti per questa intervista, non possiamo che notare i suoi due grandi occhi azzurri, la pelle fresca, la parlata tranquilla. Sembrerebbe una bella adolescente come tante altre, se non fosse per quella felpa con i colori della Nazionale e i cinque cerchi olimpici che indossa. Giorgia Valanzano è un asso del pattinaggio di velocità, in cui ha raggiunto i massimi livelli da juniores, delle Olimpiadi ai Mondiali, in un 2018 da favola.

Dal 2011 nell’Asd Gruppo Pattinatori Savonesi, allenata da Matteo Polletti, studentessa del Liceo "Pacinotti" della Spezia ad indirizzo sportivo, viene presentata dal preparatore atletico e fisioterapista Luca Mastrantonio, che la segue nello Studio Reformer di via Corridoni.

“Non posso che sottolineare il duro sacrificio suo e della famiglia – racconta -, oltre che quello fisico e mentale; è umile, sa affrontare il quotidiano e le difficoltà. Insieme a Luca Ghello, cerco di farla ‘funzionare’ il meglio possibile. Il problema sono le strutture: abbiamo provato a lavorare a Bottagna e a Castelnuovo, ma mancavano le basi. E ricordiamo il suo peregrinare fra Versilia e Genova. Sarebbe interessante capire se si potesse asfaltare l’anello esterno della pista del Montagna”.

Giorgia spiega cosa c’è dietro alla sua incredibile sequela di medaglie…e nel dietro le quinte della sua vita.

Come ti approcci a questa disciplina, in cui raggiungete i 40/50 km/h, con medie di 30/38?

“L’adrenalina è tanta: si tratta di uno sport di forza, ma devi esser leggiadra e metterci tanto sacrificio. Fondamentali determinazione e testa”.

Cosa servirebbe per farti allenare qui anche sui pattini?

“Il top sarebbe una pista sopraelevata parabolica: sarebbe molto, ma anche un circuito stradale asfaltato potrebbe andar bene”.

Nel tuo cammino ha una parte fondamentale la famiglia.

“La vita dei miei genitori Daniela e Alessandro e di mio fratello Mattia è improntata sulle mie attività; mi accompagnano alle gare, agli allenamenti, per fortuna ci sono gli sponsor tecnici, ma servirebbe un aiuto per le spese che loro sostengono”.

Quali sportivi ti ispirano?

“Arianna Fontana, che fa pattinaggio su ghiaccio e con cui vedo tante affinità, Gianmarco Tamberi e Greg Paltrinieri”.

Cosa fai nel tuo tempo libero? 

“Ne ho molto poco, fra scuola e sport. Cerco di star con le amiche e con le mie cugine e se sono a casa, mi piace far shopping”.

Sei molto social (mentre scriviamo, documenta la sua partecipazione ai campionati italiani indoor a Pescara: oro nella 5000 a punti, argento nella 1000, ndr).

“Mi piace usarli, le mie pagine sono prevalentemente dedicate allo sport, perché la mia vita è tutta lì”.

Qual è il tuo sogno?

“Questo sarà il mio ultimo anno da junior e vorrei vincere il World Roller Games a Barcellona; per il resto, desidero tanto entrare in un Corpo: cambierebbe notevolmente il prosieguo delle mie attività”.