Trovato dai turisti in un lago di sangue

Si pugnala al petto lungo un sentiero a Corniglia. Ricoverato: è gravissimo

Soccorso dei vigili del fuoco

Soccorso dei vigili del fuoco

La Spezia, 18 settembre 2014 - L O HANNO trovato disteso a terra, immobile , in un lago di sangue, mentre percorrevano il sentiero che da Manarola porta a Corniglia, nelle Cinque Terre. Lui, cinquantenne genovese, qualche ora prima , proprio in quel sentiero a picco sul mare , aveva cercato di farla finita, piantandosi più volte nel petto un pugnale lungo trentadue centimetri. E’ sopravvissuto al terrificante harakiri: salvato dalla provvidenziale chiamata al 118 effettuata da un gruppo di turisti, è ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Martino di Genova. L’episodio, ieri mattina poco dopo le 8 in località Case Pianca. E’ qui che cinque turisti – tre italiani e due americani – che avevano appena iniziato il loro tour nei saliscendi con vista mozzafiato delle Cinque Terre, si sono trovati davanti a una vista tremenda. Il cinquantenne riverso a terra, semi incosciente, con l’addome spappolato dalla lama e in una pozza di sangue. I turisti hanno immediatamente pensato a un’aggressione. Hanno chiamato i soccorsi e le forze dell’ordine. E’ proprio a loro che il cinquantenne genovese ha confidato, prima di essere trasportato nel nosocomio, la propria volontà di farla finita, messa in atto forse già dalla notte precedente. Sul posto, in poco tempo, si sono riversati il soccorso alpino della Spezia, i medici del 118, i vigili del fuoco spezzini, i volontari della pubblica assistenza di Corniglia e la guardia medica di Vernazza, oltre ai carabinieri della caserma di Monterosso e al personale della Forestale in servizio presso il Parco nazionale delle Cinque Terre. Le sue condizioni sono apparse sin da subito molto gravi, tanto da obbligare i medici, vista anche l’impervietà della zona, a chiamare l’elicottero Drago dei vigili del fuoco. L’uomo, dopo essere stato stabilizzato e verricellato sul velivolo, è stato condotto in codice rosso all’ospedale San Martino di Genova, dove ad attenderlo c’era l’equipe di chirurgia. Il cinquantenne è stato immediatamente sottoposto a un delicato intervento chirurgico, durato più di cinque ore, per cercare di salvare gli organi feriti dalle pugnalate (l’arma utilizzata dall’uomo è stata ritrovata dai carabinieri e dagli agenti forestali nella boscaglia , ad alcune decine di metri dal luogo in cui è stato ritrovato dai turisti). Le sue condizioni sono molto gravi: è ricoverato in terapia intensiva , con i medici che si sono riservati la prognosi.

Matteo Marcello