Poste, uffici salvi. Almeno per ora

L’azienda ‘congela’ il piano di riorganizzazione. Chiusure scongiurate

I cittadini del Fezzano nel giorno della protesta per la ventilata chiusura dell’ufficio postale del loro borgo

I cittadini del Fezzano nel giorno della protesta per la ventilata chiusura dell’ufficio postale del loro borgo

La Spezia, 20 marzo 2015 - IL RISCHIO di chiusura degli uffici postali nella provincia, sembra essere scongiurato. Almeno per ora. Poste italiane ha infatti “congelato’’ il piano di razionalizzazioni delle sedi decentrate, che nella nostra provincia si traduceva nella chiusura, a partire dal 13 aprile, degli uffici di Bastremoli, Fezzano, Montemarcello, San Venerio e Scurtabò e la riduzione degli orari di apertura di Bolano, Cadimare, Calice al Cornoviglio, Castelnuovo Magra e Pignone. Questa nuova decisione dell’azienda sembra essere ancorata al pressing di Anci e delle Regioni, che hanno fatto sentire la loro voce con una levata di scudi che è arrivata al Governo, e proprio questo interessamento è giunto all’amministratore unico di Poste Italiane, Francesco Caio. Da qui una sorta di ripensamento, e la sospensione per almeno due mesi della chiusura degli uffici minori. Anche nella nostra provincia i sindaci hanno fatto la loro parte, protestando contro lo smantellamento di molti uffici spezzini. Anche perché a essere penalizzati da questa decisione erano proprio i centri più piccoli, mal collegati e dove la maggior parte degli abitanti sono anziani. Sindaci che avevano lanciato l’Sos, in una recente riunione: «Chiederemo al Governo di intervenire, che i nostri parlamentari e il ministro Orlando “costringano” a sedere a un tavolo i vertici nazionali di Poste Italiane» avevano detto. Per non dimenticare la protesta degli abitanti di Fezzano che oltre a un presidio e alla raccolta firme indirizzata al Comune, hanno rivolto la petizione al presidente dell’Autorità portuale, Lorenzo Forcieri, per far rimuovere dal paese quei due ormeggi delle barche riservati ai dipendenti delle Poste. Ora non resta che attendere nuovi sviluppi, anche se in molti sperano di non dover fronteggiare un’azione politica in vista delle prossime elezioni.

L.P.