Incidente in cantiere, morto l'operaio ferito

L'uomo, italiano, dipendente di una ditta in appalto era stato trasferito in elicottero a Genova. La Cgil: "Gravissimo che la Marina non abbia garantito la sicurezza sul lavoro" / FOTOGALLERY

L'elicottero per soccorrere l'operaio

L'elicottero per soccorrere l'operaio

La Spezia, 5 maggio 2015 - È morto al pronto soccorso dell'ospedale San Martino di Genova, dove era arrivato a bordo dell'elicottero Drago dei Vigili del Fuoco, l'operaio rimasto ferito stamani in un incidente accaduto mentre lavorava a un impianto di aria compressa su una nave della Marina militare presso lo stabilimento Fincantieri del Muggiano. L'uomo, un italiano di 43 anni, del quale ancora non sono state rese note le generalità, aveva riportato lo sfondamento della scatola cranica e un trauma facciale.

In un primo momento Fincantieri aveva fatto sapere che l'incidente era grave ma che l'uomo non era in pericolo di vita. Invece le ferite erano ben più gravi di quanto sembrasse.

"È assurdo nel 2015 morire ancora sul lavoro, è una tragedia umana e civile. Il sindacato si stringe attorno alla famiglia del lavoratore deceduto". Così Matteo Bellegoni, segretario Fiom Cgil, e Gianni Carassale, responsabile sicurezza sul lavoro per la Cgil spezzina. "Va comunque sottolineato - affermano i dirigenti sindacali - che è gravissimo che la Marina Militare non abbia garantito la sicurezza sul lavoro, tanto più durante una operazione di routine. Chiediamo che sia fatta completa chiarezza sull'accaduto e che emergano le reali responsabilità di questa ennesima morte sul lavoro".