L'ora della nave anfibia 'dualuse'. Ma Muggiano non è della partita

Firmato il contratto che consolida il tandem Fincantieri-Finmeccanica

Cantiere del Muggiano

Cantiere del Muggiano

La Spezia, 3 luglio 2015 - Il tandem Fincantieri-Finmeccanica si è aggiudicato il contratto per la costruzione e l’equipaggiamento di un’unità anfibia multiruolo (LHD), prevista nell’ambito del piano di rinnovamento della flotta della Marina: un vero e proprio gioiello tecnologico, proiettato all’uso duale, in attuazione della nuova filosofia della forza armata, che mostra muscoli (per la difesa), cuore (per le emergenze di protezione civile e il soccorso in mare) ed eco-soluzioni per propulsione, produzione di energia elettrica e trattamenti antivegetativi in carenargia e generazione di energia soluzuioni. Ieri, a palazzo Marina, la firma del contratto il cui valore si attesta a 1,1 miliardi di euro, di cui la quota di Fincantieri è pari a circa 853 milioni di euro, mentre quella di Finmeccanica ammonta a circa 273 milioni.

Domanda: la costruzione della nave passerà dal cantiere del Muggiano? Nessuna puntualizzazione sul sito costruttivo nel comunicato diffuso ieri pomeriggio. Solo ’rilancio’, da qualificate fonti vicine ai vertici aziendali, del leit motiv: il sito spezzino sarà un cardine dell’attuazione del programma pluriennale per il rinnovamento della flotta della Marina Militare (la cosiddetta “Legge navale”) che si avvale di un finanziamento complessivo di 5,4 miliardi di euro, e prevede la costruzione, oltre all’unità LHD, di sei pattugliatori con ulteriori quattro in opzione. Ma quanto alla unità anfibia multiruolo di cui al contratto firmato ieri la costruzione non dovrebbe avvenire alla Spezia. Forse la circostanza era già nota alla Uilm per indurla a lanciare l’Sos sul rischio del progressivo declino del Muggiano e stimolare le istituzioni a vigilare e intervenire a salvaguardia del sito? Domanda anche questa aperta, mentre le dichiarazioni dei vertici dei gruppi che hanno dato vita alla Raggruppamento di Imprese, suonano ad orgoglio per l’obiettivo centrato.

L’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, dice: «L’annuncio di questa ulteriore unità completa la prima parte del piano di rinnovo della flotta della nostra Marina, uno dei più rilevanti programmi al mondo nell’ambito della difesa degli ultimi anni. Siamo estremamente soddisfatti ed emozionati di essere protagonisti in un progetto di tale portata, sia sotto il profilo tecnico che industriale, e che ci conferma come produttori di riferimento su scala globale anche nel settore militare, tanto per il mercato domestico quanto per l’export. L’ad e digettoree generale di Finmeccanica, Mauro Moretti, dichiara: «L’aggiudicazione del contratto rappresenta un nuovo e significativo contributo da parte di Finmeccanica e Fincantieri all’importante programma di rinnovamento della flotta della Marina Militare. Tutti gli innovativi sistemi elaborati per la nuova unità, caratterizzata da un doppio profilo di impiego, sono il frutto dellepiù avanzate tecnologie che elevano ulteriormente il grado di efficienza delle soluzioni proposte da Finmeccanica rafforzandone il posizionamento nel settore navale.