Altolà alla lap dance non autorizzata nel pub

Blitz interforze a Mazzetta nell’ambito del contrasto alla movida spezzina fuori legge

Lap dance

Lap dance

La Spezia, 3 marzo 2015 - «CI SPIACE per voi ma l’esibizione finisce qui...». Gli avventori del locale (pochi per verità) si godevano lo spettacolo delle ballerine in abiti succinti che danzavano sul palco. E hanno dovuto mettere a riposo gli occhi. Questione di contrasto alla movida spezzina fuori legge nel quadro dei servizi promossi dal questore Vittorino Grillo. In questo caso il bersaglio è stata la lap dance in un pub nel quartiere di Mazzetta. «Spettacolo di intrattenimento non autorizzato». Questa la contestazione. La spina è stata staccata sabato notte durante il pattuglione interforze, che si ripete da qualche tempo una volta al mese. In azione: operatori di Polizia di Stato, Polizia Municipale e Guardia di Finanza, gli ispettori dell’ufficio di igiene dell’Asl e dell’ispettorato del lavoro. Monitorati sono, soprattutto, quei locali oggetto di esposti o segnalazioni del vicini che non tollerano la rumorosità degli intrattenimenti musicali. Nel caso del pub, come hanno accertato poliziotti e vigili urbani, i decibel erano accettabili. Ma la mancanza dell’autorizzazione alla pratica della lap dance, oltre ad innescarne lo stop, ha comportato all’emissione di un verbale nei confronti del titolare del locale con sanzione, da stabilire da parte dell’ufficio commercio del Comune, da 248 1558 euro. Secca invece la sanzione di 5mila euro all’esercente, un uomo di mezza età residente in provincia di Massa, perché risultato privo dei requisiti morali (questione di un piccolo precedente penale) per la gestione di un pubblico esercizio, aperto due anni fa, in via Veneto. Per lui altri guai in vista: la chiusura del pub, se non cambia la titolarità della licenza.

La competenza all’emissione del provvedimento è dell’ufficio commercio del Comune a cui sono stati trasmessi gli atti del blitz. I controlli si sono estesi anche ad altri nove locali. Tutto è filato liscio per sei. Tre quelli oggetto di contestazioni. In primo luogo, per gravità degli addebiti, il circolo di via dei Vicci frequentato in prevalenza da dominicani e già oggetto di lamentele da parte del vicinato per i rumori molesti. Anche qui è stato spento l’impianto audio. Nonostante un pregresso altolà alla musica da parte del Comune, per assenza di autorizzazione, l’esercente ha proseguito a ’sparare’ melodie etniche. Risultato: multa da 1033 euro. E intimazione a non ripetersi. Altre sanzioni riguardano la mancata esibizione del prezziario (1000 euro) e della tabella sugli orari di apertura e chiusura (1000 euro). Anche in questo caso gli atti sono stati trasmessi all’ufficio commercio del Comune per valutare la sospensione della licenza. Nell’area pedonale rilievi a due locali che non rispettavano le prescrizioni in materia di igiene per l’elaborazione degli alimenti, Se non si adeguano a razzo, scatta le sanzione di 2000 euro.