Imita il Joker e la perseguita anche allo stadio, nei guai per stalking

Il trentenne non avrebbe esitato inoltre a postare alcuni messaggi su Facebook, dal contenuto diffamatorio, e, cosa peggiore, anche a effettuare appostamenti nei pressi del locale guidato dall’imprenditrice

Stalking

Stalking

La Spezia, 25 ottobre 2016 - Nel locale di proprietà, al telefonino, persino allo stadio ‘Picco’. Non aveva pace, una 48enne di Spezia, per mesi finita al centro delle mire persecutorie di un uomo di 37 anni, A.T. (pubblichiamo le iniziali a tutela della parte offesa, ndr). L’uomo, accusato di stalking, in passato oggetto anche di una misura cautelare proprio per i suoi eccessi, di recente è finito a giudizio. Il giudice per le indagini preliminari Marta Perazzo ha infatti accolto la richiesta del pubblico ministero Federica Mariucci, titolare del fascicolo, firmando il decreto di giudizio immediato. Il processo inizierà il prossimo 21 febbraio, in tribunale alla Spezia, davanti al giudice monocratico. La vicenda ha inizio nel febbraio scorso. Il 37enne, già da tempo frequentava un locale di proprietà della donna. A far scoccare i comportamenti persecutori, secondo quanto ricostruito dalla procura, l’invito da parte della donna a non frequentare più il locale. Da allora, l’uomo ha ripetutamente vessato la donna, utilizzando messaggi, whatsapp e persino messaggi vocali, inviati a tutte le ore del giorno e della notte. Messaggi «dal comportamento ossessivo inquietante e minaccioso» hanno scritto gli inquirenti, con registrazioni di risate deliranti, dove l’uomo sarebbe arrivato a imitare la risata di Joker, il cattivo per eccellenza nei film di Batman.

Il trentenne non avrebbe esitato inoltre a postare alcuni messaggi su Facebook, dal contenuto diffamatorio, e, cosa peggiore, anche a effettuare appostamenti nei pressi del locale guidato dall’imprenditrice. Comportamenti decisamente sopra le righe che si sarebbero consumati anche all’interno dello stadio Picco, in virtù della passione che, vittima e presunto persecutore, hanno per i bianchi di Di Carlo. Agli atti del Pm Federica Mariucci c’è infatti anche un episodio, avvenuto lo scorso 26 agosto, nel quale l’uomo avrebbe preso a calci tavoli e sedie di uno dei bar all’interno dello stadio comunale, di fronte ad alcuni clienti. Comportamenti, che avrebbero indotto nella donna un grave stato di ansia e paura, tanto da modificare le proprie abitudini di vita: la quarantenne era costretta a farsi accompagnare da qualche amico sia durante l’orario di apertura e chiusura del proprio locale, sia al Picco durante le partite casalinghe dello Spezia. La donna ha trovato la forza di denunciare, affidandosi all’avvocato Davide Bonanni, con la segnalazione che ha innescato le indagini. Dopo un primo provvedimento – il divieto di avvicinamento –, a carico del trentenne, ora il giudizio immediato, con il gip che ha evidentemente giudicato esaustivo il quadro probatorio a carico dell’uomo, che sarà assistito da Andrea Monaci.