Sicurezza fai-da-te a Beverino, cittadini-vigilantes armati di torce e radio

Emergenza criminalità: i residenti organizzano ronde notturne

Ronde notturne contro i furti (foto d'archivio)

Ronde notturne contro i furti (foto d'archivio)

Beverino, 26 ottobre 2016 - Si appostano in macchina, sulle provinciali e nei borghi; in stretto contatto radio, monitorano il territorio dalla sera fino all’alba, con un’organizzazione degna dei migliori istituti di vigilanza. Allertano immediatamente le forze dell’ordine in caso di situazioni anomale e, se necessario, alcuni di loro non esitano a tirare fuori il proprio distintivo per controllare persone sospette. A Beverino, contro i furti in abitazione messi a segno negli ultimi mesi, scendono in campo anche i cittadini.

Diciotto persone, residenti in diverse frazioni del territorio comunale, da Gambella a Castiglione Vara, da Cavanella a San Remigio, che da alcune settimane hanno deciso di adoperarsi per la comunità mettendo in piedi un servizio di vigilanza che, tutte le sere e tutte le notti, copre gran parte del comprensorio. Tra di loro, anche alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine che, liberi dal servizio, hanno comunque deciso di mettersi a disposizione dei concittadini ormai esasperati dai furti. Per loro, un duplice ruolo di responsabilità: quello di poter sottoporre a controllo – in stretto contatto con la centrale di riferimento – le persone sospette che si aggirano nei borghi, ma anche di fungere da garanti affinché l’attività di vigilanza popolare possa essere davvero d’aiuto a polizia e carabinieri, senza travalicare in una caccia alle streghe. «Abbiamo preso questa decisione a seguito dei tanti furti che si sono verificati nella zona. Non vogliamo sostituirci alle forze dell’ordine, ma solo aumentare la vigilanza sul territorio, consci della situazione con cui si devono loro malgrado confrontare la polizia e i carabinieri» spiega uno dei cittadini impegnati da giorni nelle ronde notturne. Un sistema organizzato, che dopo un periodo di sperimentazione è diventato un appuntamento fisso, trasformandosi in un fattore di tranquillità per i paesi e i cittadini.

Ogni sera sono almeno otto le persone che, a bordo di alcune autovetture, presidiano i borghi e la provinciale che attraversa Beverino, tenendosi in stretto contatto con ricetrasmittenti professionali. «Ci dividiamo in due turni, c’è chi copre la sera e parte della notte, e chi arriva fino all’alba – affermano i cittadini – vigilantes –. Mediamente, ogni settimana un cittadino dà la propria disponibilità a fare tre, quattro turni. Cerchiamo di monitorare gran parte del territorio comunale, se vediamo autovetture sospette e comunichiamo immediatamente la targa a centrali e caserme. Ed è capitato anche che, grazie alla presenza di poliziotti e altri rappresentanti delle forze dell’ordine, siano stati controllate anche alcune persone sospette che si aggiravano nei borghi». L’iniziativa è vista con favore anche dal sindaco, Massimo Rossi. «Si tratta di brave persone che si mettono a disposizione del territorio, e che danno una mano alle forze dell’ordine. L’importante è che tutto sia fatto nella logica di aiutare polizia e carabinieri. Il Comune ha intenzione di investire sulla videosorveglianza per aumentare il controllo del territorio».