«L’allerta rosso era giustificato e il nostro sistema ha funzionato bene»

L’assessore regionale Giampedrone fa il punto. E sul gelicidio che ha bloccato i treni: «Abbiamo chiesto alle Ferrovie maggior coordinamento»

L'assessore Giacomo Giampedrone

L'assessore Giacomo Giampedrone

Genova, 13 dicembre 2017 - «MI PARE che la tesi che se tutto va bene, dopo 48 ore complicatissime per piogge, gelate e mareggiate come quelle appena trascorse in Liguria, sia perché le previsioni sono troppo rigide, sia semplicemente da pazzi, incoscienti, incompetenti. Piuttosto bisognerebbe riflettere sul fatto che la Liguria ha finalmente un sistema di allertamento e di gestione della sala operativa di Protezione civile che funziona e fornisce tutto il supporto necessario si sindaci e ai cittadini. In passato non era così». Giacomo Giampedrone, assessore regionale alla Protezione civile, fa il punto dopo due giorni di allerta meteo rosso.

Assessore, con il senno del poi, l’allerta rosso era giustificato?

«Assolutamente sì, più che giustificato per una triplice motivazione: la quantità d’acqua caduta sul levante, che ha superato i 300 millimetri nelle 24 ore; il gelicidio che ha colpito gran parte dell’entroterra ligure causando disagi enormi; le mareggiate e il vento forte. Tre condizioni negative che insieme potevano far scatenare la tempesta perfetta».

Date le premesse, tutto sommato è andata bene?

«Il fatto che non sia accaduto niente non significa che l’allerta non fosse corrispondente al livello di pericolo. e’ perché c’è un buon sistema di allertamento che scatta molto prima e consente ai territori di attivarsi».

Non vede un’esigenza di migliorare i modelli di previsione meteo?

«Vedo come lavorano i nostri tecnici del centro meteo funzionale, uno dei primi tre in Italia per rilevazioni positive in termini di previsioni azzeccate. E vedo che lo fanno con la voglia sempre di migliorarsi. Siamo stati con loro in sala tutta la notte e vedo con quanta attenzione gli idrologi fanno le valutazioni sulle reazioni dei corsi d’acqua. In questo senso, se di miglioria vogliamo parlare, credo che siano loro per primi a volerla. Se parliamo di miglioria perché i previsori della Liguria sono scarsi, la respingo al mittente, non trova conferme negli ultimi due anni e mezzo».

Il gelicidio ha messo in ginocchio il traffico ferroviario. La Regione ha qualcosa da dire a Rfi?

«In Regione facciamo una cosa molto bene in previsione di perturbazioni: emettere una allerta con grande preavviso. Credo che anche le Ferrovie debbano dotarsi di un sistema che consenta di non fare accadere ciò che è accaduto».

Ci sono margini di collaborazione tra Regione e Ferrovie?

«Ho chiesto un tavolo al prefetto di Genova con Rfi e Fs per attivare un protocollo di protezione civile. L’altra sera le persone contattavano la protezione civile e noi non possiamo intervenire se non su richiesta delle Ferrovie. Ci vuole un protocollo che ci consenta di agire almeno in caso di allerta o rischio».

Per i soccorsi e la protezione civile all’interno dei transiti ferroviari e autostradali «il presidente Toti – aggiunge Giampedrone – ha chiesto al capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli di poter porre la questione a un tavolo nazionale e avviare una riflessione più ampia. Oggi non esistono protocolli da nessuna parte»