Emissioni di gas: "I picchi con le navi da crociera in porto"

Il comitato 'Speziaviadalcarbone' accende i riflettori sul rischio inquinamento e chiede l’analisi di tutti i dati a disposizione

La direttrice dell’Arpal della Spezia, Fabrizia Colonna

La direttrice dell’Arpal della Spezia, Fabrizia Colonna

La Spezia, 24 novembre 2016 - LA ‘SPIA’ l’ha accesa il laboratorio mobile di via San Cipriano. Lì, dove il colpo d’occhio di una nave da crociera a ridosso della città è tale da far fermare persino i turisti per una foto ricordo, il dispositivo dell’Arpal avrebbe registrato una maggiore concentrazione delle emissioni di gas nei giorni in cui le città galleggianti fanno capolino al molo Garibaldi. Un’ipotesi, ma così preponderante da essere approfondita, tanto che il Comune sta lavorando all’avvio di un programma per rafforzare il monitoraggio e individuare le fonti di inquinamento cittadino. I dati, che il nostro giornale nei giorni scorsi ha chiesto direttamente all’Arpal ma che non sono stati messi a disposizione in quanto «non ancora certificati», possono essere consultati attraverso il database del sito web “Ambiente in Liguria’’, dedicato alle tematiche ambientali della regione.

A studiarli, il comitato SpeziaViaDalCarbone, che ha incrociato i valori delle emissioni di monossido di carbonio, biossido di azoto, Pm10, Pm2,5 e biossido di zolfo, con gli attracchi delle navi da crociera avvenuti da inizio anno e fino allo scorso 10 novembre. Così, ad esempio, si nota il picco a 88 microgrammi per metro cubo di biossido di azoto, registrato tra le 15 e le 16 dello scorso 8 giugno, quando in porto c’era la Mein Schiff; nei giorni precedenti e successivi, lo stesso dato era molto inferiore. Oppure, i 110 microgrammi per metro cubo, sempre di biossido di azoto, registrati il 22 giugno tra le 14 e le 15 mentre in porto c’era la Harmony of the seas, o i 121 microg/m3 registrati il 29 dello stesso mese, quando un doppio approdo aveva portato sia la Harmony of the seas e la Aida Stella. Gli attivisti del comitato ‘SpeziaViaDalCarbone’ sono andati oltre, calcolando la media giornaliera dei valori degli inquinanti.

IN ASSENZA di navi da crociera ancorate in porto, la media giornaliera è di 32,71 microg/m3 e di 0,89 microg/m3 rispettivamente per biossido di azoto e biossido di zolfo; in presenza di navi, la media quotidiana sale al 38,41 microg/m3 (+17 per cento) per il biossido di azoto, e allo 0,96 microg/m3 (+7%) per il biossido di zolfo. Ed aumentano, seppur in misura lieve, anche le polveri di pm10.

«In concomitanza con gli arrivi delle navi, la media delle emissioni medie orarie di No2 (biossido di azoto) e So2 (biossido di zolfo) aumenta rispettivamente del 17 e del 7%, mentre la media delle emissioni massime orarie aumenta rispettivamente del 24 e del 30%. Il dato è particolarmente significativo per il biossido di azoto» spiega il comitato, che sulle due sostanze prese in esame aggiunge: «Conosciamo bene gli effetti immediati sulla salute a seguito dell’esposizione anche temporanea a questi inquinanti – spiega Daniela Patrucco, portavoce del comitato –. Per questa ragione siamo molto preoccupati per i picchi che abbiamo rilevato.

Siamo anche consapevoli del fatto che lavorando con le medie è quasi certo che la nostra analisi sottostimi fortemente il problema, che potrebbe essere ben più grave. Sollecitiamo ancora una volta l’Asl, l’Arpal e il Comune affinché siano pubblicati e analizzati i dati disponibili e auspichiamo un’immediata attenzione e verifica di queste nostre valutazioni. Non vogliamo creare allarmismo, ma siamo stanchi di essere tenuti in una situazione di ignoranza».

Matteo Marcello