Entra nel bar armato di coltello. "Stasera ammazzo qualcuno"

Scene da panico in un locale di via Aldo Ferrari: un cliente dà in escandescenza mentre parla al telefono cellulare. Denunciato dalla polizia per minacce e resistenza

Umberto Baldiera, titolare del bar Ghezzi di via Aldo Ferrari teatro dello sconcertate episodio risoltosi per il meglio

Umberto Baldiera, titolare del bar Ghezzi di via Aldo Ferrari teatro dello sconcertate episodio risoltosi per il meglio

La Spezia, 3 ottobre 2017 - È ENTRATO all’interno del bar ‘Ghezzi’ di via Aldo Ferrari, sabato scorso, con l’intento di farsi una bevuta. Erano quasi le 3 quando al telefono ha iniziato ad agitarsi, ad inveire e a minacciare, brandendo un coltello. Solo il rapido intervento del personale della polizia ha scongiurato il peggio. L’uomo, un cinquantenne spezzino, pluripregiudicato, è stato disarmato dai poliziotti, ma con non poche difficoltà. Il cinquantenne è stato quindi accompagnato direttamente in Psichiatria, dove è stato sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio. E si è beccato una denuncia per minacce gravi, resistenza e detenzione abusiva d’armi. L’episodio ha destato non poco timore tra il personale dipendente e alcuni clienti che hanno assistito, loro malgrado, alla scena. È stato proprio un cliente a contattare il 113, temendo che quella sfuriata potesse trasformarsi in tragedia. Anche perché l’uomo, mentre inveiva contro il suo interlocutore, al telefono, ha mostrato quel coltello, che conservava dentro a un marsupio. «Le mie dipendenti – spiega il titolare Umberto Baldiera – hanno avuto molta paura anche se l’uomo non era rivolto a qualcuno in particolare. Al cellulare ripeteva ‘Stasera ammazzo qualcuno’ poi ha estratto il coltello. Sinceramente non è stato piacevole vivere in prima persona quei momenti anche perché non si capiva la reazione, eccessiva e confusionale, della persona».

BALDIERAgestisce il locale da una decina d’anni. All’interno del bar ha collocato 16 telecamere di videosorveglianza e ha un sistema antirapina collegato all’istituto di vigilanza ‘La Lince’. I filmati sono stati visionati dalla Polizia proprio per ricostruire il fatto. «Quattro anni fa – spiega il titolare – la paura è stata superiore perché un tunisino, che si era addormentato a un tavolino, quando è stato svegliato da una barista ha iniziato a importunarla tanto che è intervenuto un cliente che l’ha buttato fuori: è poi rientrato con un coltello, minacciando il personale presente. Menomale che fu disarmato da un altro cliente»

Laura Provitina