"Cellula neonazista", tre nei guai alla Spezia: "Pronti a ronde contro immigrati" / VIDEO

L'indagine dei carabinieri. Il "quartier generale" sarebbe stato in una roulotte

Una macchina dei Carabinieri (foto d'archivio)

Una macchina dei Carabinieri (foto d'archivio)

La Spezia, 29 aprile 2017 - Tre persone sono state raggiunte da un obbligo di dimora per la costituzione di una presunta cellula neonazista. L'indagine è del comando dei carabinieri di La Spezia ed è iniziata dopo la denuncia per imbrattamento con simboli nazisti della locale sede del Partito Democratico. Da questo episodio furono avviate delle perquisizioni negli ambienti dell'ultradestra. Una prima perquisizione a distanza di pochi giorni a carico di noti militanti locali aveva portato al ritrovamento di armi bianche, materiale documentale e informatico di chiara ispirazione nazista. Per tre indagati è stato disposto l'obbligo di dimora nel comune di residenza con il divieto di allontanamento dall'abitazione nelle ore notturne.

Le indagini hanno consentito di individuare l'esistenza e l'attività di un gruppo clandestino, denominato 'Autonomi NS La Spezia' composto da militanti della frangia più oltranzista dell'estrema destra riconducibili all'area naziskin. Per farsi propaganda affiggevano nelle vie cittadine simboli nazisti e imbrattavano targhe e iscrizioni commemorative della Resistenza e della lotta antifascista.

Il gruppo, secondo i carabinieri, organizzava ronde illegali 'punitivè, nei confronti di cittadini extracomunitari, e in alcune circostanze ha appiccato il fuoco a raccoglitori di indumenti usati della Caritas diocesana della Spezia e a un macchinario di una cava. Il gruppo aveva anche una base logistica: una roulotte parcheggiata in una zona boschiva di Follo (La Spezia), dove i carabinieri hanno trovato istruzioni per fabbricare ordigni rudimentali, realizzabili con componenti di uso comune normalmente in vendita.