Fossitermi, "quel canale è una trappola"

Il comitato segnala un collettore senza protezioni nelle vicinanze di una scuola

Il canale incriminato

Il canale incriminato

La Spezia, 28 settembre 2015 - Alle già segnalate situazioni di pericolo ("mai risolte") se ne aggiungono di nuove e, così, il comitato dei cittadini di Fossitermi presenta un nuovo esposto in cui non esista a accusare l’amministrazione di "trascuratezza".

Prefetto, sindaco, vicesindaco, comandante della polizia municipale sono i destinatari della segnalazione che ha anche i toni duri di chi ha ricevuto "promesse solenni che non sono state mantenute". A creare preoccupazione, questa volta, c’è la situazione di pericolo ravvisata nella parte bassa del boschetto di Fossitermi dove, si legge nell’esposto firmato dalla portavoce del comitato Marisa Granello (nella foto con altri residenti vicino al canale), "esiste un fossato per lo scolo delle acque che in origine era provvisto di parapetto di protezione. Il dislivello è di alcuni metri e ad un certo punto vi è una tombinatura, anch’essa sprovvista di protezione, con un dislivello di oltre tre metri. Siamo ad una decina di metri dall’intersezione tra via Puccini e via di Birano. A circa cento metri c’è una scuola materna. Ora di queste protezioni è rimasta qualche traccia, il che dimostra la trascuratezza dell’amministrazione".

L’assenza di protezione rende quel canale pericoloso e, come se non bastasse, si è riempito di terra facendo fuoriuscire l’acqua quando piove: "Chiediamo un intervento urgente a garanzia dell’incolumità delle persone", scrivono i cittadini nell’esposto nel quale fanno anche notare che "nonostante le ‘promesse solenni’, ad oggi, il Comune ha provveduto solamente alla manutenzione di un’area limitatissima (circa 100 metri quadrati) del bosco di Fossitermi bassa" e che mancano "gli interventi tendenti a riqualificare l’intera zona boschiva centrale del quartiere nonché quella soprastante il capolinea del capolinea della linea L, l’integrazione dell’illuminazione, il taglio degli alberi pericolanti che possono anche coinvolgere le abitazioni in caso di crollo".

Nell’esposto si chiede anche il Comune obblighi i proprietari ad eseguire la bonifica di quell’area di bosco che è di proprietà privata e che è "interessata da una condotta elettrica minacciata da alberi pericolanti; che costituisce ricettacolo di cinghiali, topi, tassi e che è provvido nascondiglio per i ladri".

va.co.