Abusivi, blitz in città. Gli operatori chiedono un nuovo giro di vite

E' guerra aperta anche alle "false" sagre, accusate di concorrenza sleale

Venditori abusivi (Foto di repertorio Frascatore)

Venditori abusivi (Foto di repertorio Frascatore)

La Spezia, 28 luglio 2014 - PIAZZA pulita. Il servizio congiunto di Questura e Guardia di Finanza ha tolto dalla vendita falsi prodotti di marca destinati alla concorrenza sleale. Un blitz in piena regola. I venditori, colti di sorpresa, si sono dati alla fuga lasciando a terra la mercanzia. Alla fine dei controlli sono scattati cinque sequestri penali e due amministrativi, tutti contro ignoti. Da tempo negozianti e artigiani della città stanno denunciando l’attività illegittima degli ambulanti stranieri. Il fenomeno ha avuto una recrudescenza in questi due mesi estivi. Controlli su controlli non sono bastati a debellarlo. L’ultima stretta gli ha inferto un duro colpo. «Il fenomeno degli ambulanti abusivi — spiega Fabrizio Cappellini, direttore di Confesercenti — ha assunto dimensioni preoccupanti. La presenza di questi venditori fuorilegge sta diventando massiccia togliendo consistenti fette di mercato aglii operatori che pagano le tasse e lavorano nel rispetto delle norme. C’è una certa amarezza per gente costretta a sbarcare il lunario ma devono essere tutelate le attività in regola». La presenza degli ambulanti stranieri cresce ulteriormente in concomitanza con l’arrivo delle navi da crociere. Il problema esiste anche nelle spiagge. «Registriamo ancora — attacca Giuseppe Menchelli, direttore della Confartigianato — lavoro nero nei litorali di massaggiatori e venditori abusivi. Alla lista della concorrenza sleale ci sono da aggiungere le sagre. Un conto è svolgere una festa nel segno della tradizione culturale e storica, un conto è vedere iniziative all’aperto che si prolungano nel tempo e tolgono spazio alle attività che stanno faticando sempre di più a causa della crisi». «La categoria dei commercianti — aggiunge Roberto Martini, direttore di Confcommercio — deve ringraziare le forze dell’ordine impegnate a portare più correttezza nell’ambiente a vantaggio dei negozianti onesti. C’è molte attenzione da parte nostra al problema che sta drenando risorse».