Maremma del sud, la Pasqua tra natura e gusto

I giorni di festa vanno santificati con un'emozione che non svanisca in un attimo. La Maremma del Sud offre questa chance. E molto di più. Ecco cosa fare, dove andare e perché scegliere questi luoghi magici.

Argentario

Argentario

Grosseto, 25 marzo 2016 - Dalla Piccola Atene alla costa d'Argento. La Pasqua (e la Pasquetta) che non ti aspetti nei luoghi reconditi della Maremma per vivere due giorni all'insegna della spensieratezza. Lasciando pur sempre spazio all'emozione come nella natura Ubi Minor. Pasqua con chi vuoi, ma soprattutto come vuoi. Perché questa terra sprigiona eventi e atmosfere che meritano una transumansa dalle città.

A Pitigliano, c'è la mostra Antiquariato, Arte, Artigianato che richiama ogni anno centinaia di visitatori. Negli gli ex granai della Fortezza Orsini, dalle 10 alle 21 e fino a Pasquetta inclusa, un appuntamento per tutti gli appassionati del genere e non, visto che visitare la Piccola Gerusalemme (si chiama così, non è una mia mania per certificare che alle nostre latitudini 'piccolo è bello'...) rappresenta pur sempre un'esperienza sensoriale ed evocativa unica. Il borgo del tufo, visto in lontananza già di per sé è una meraviglia. Percorrerne i vicoli, esplorare il ghetto, assaggiare un piatto di pici fumanti è il passo successivo per imprimere in maniera indelebile la Maremma nel cuore. 

Scendendo a Capalbio, fino a lunedì 28 compreso, c'è una roba in maremma style e forse anche un po' kitch, ovvero la Fiera Country. Il mercatino dedicato all’artigianato, l’antiquariato e il modernariato - oltre agli spazi dedicati agli animali, al rodeo dei butteri, alle giostre per i più piccoli, alle esibizioni dei gruppi ed associazioni locali - potrebbe rappresentare un motivo per raggiungere la bella località che si innalza nell'interno con vista mare aperto. Ma poi c'è il borgo, a sfiorare il cielo col vento che batte le colline e ne piega le chiome degli olivo. Ci sono le stradine il cui selciato sconnesso spezza le gambe a chi non è allenato o motivato all'emozione di affacciarsi da una delle terrazze più belle del mondo. Infine piazza Magenta, il capolinea delle viuzze che, labirintiche, costituiscono il reticolo viario di un tempo che fu. 

Sempre verso il mare, volgiamo lo sguardo verso l'Argentario. Sacro e profano (anzi sportivo): alle sette di mattina, per le strade di Porto Santo Stefano, vi imbatterete nella processione del Cristo Risorto, una tradizione che si ripete da tempo immemore e che dà il senso dell'attaccamento alla fede e alla tradizione del luogo. Che si riverbera anche nella tradizione marinara con il palio, che da sabato 26 fino al giorno di Pasquetta, fa da cornice al promontorio. Pasquavela (www.ycss.it) è il nome dell'evento da non perdere. E, il giorno successivo, si sale a piedi fin su il Monte dai Frati rappresenta un classico del trekking accessibile a tutti. Il Gruppo Argentario Trekking (www.trekkingargentario.it) è pronto a guidare esperti e non da Porto Santo Stefano, passando dalla salita del Pianone, all'ambita mèta. Ritrovo alle 9.55 nei pressi del Cantiere Navale (all’inizio del paese), partenza alle 10, transitando quasi interamente sotto le gallerie. Chi parte da Orbetello si radunerà alle 10 al Porto. I due gruppi si ritroveranno alla Soda per incamminarsi verso il Monte, tutti insieme, alle 10.30. Una volta giunti in vetta, informano gli organizzatori, ci sarà un po’ di tempo per il relax. E la contemplazione. La vista merita la fatica. Pranzo al sacco, bivacco all’ombra. 

E ancora sul promontorio, a Porto Ercole, c'è una grande opportunità sempre per coloro i quali abbiamo voglia di camminare tra i profumi della macchia mediterranea. Alle 10 del giorno di Pasqua parte l'ascesa al Forte Filippo (informazioni e prenotazioni 320.3149587, info@percorsietruschi.it). Arrivati in vetta, non fatevi troppe domande. Vi basterà osservare: il sublime è servito. 

 

Da non perdere 

1) Pitigliano, centro storico e ghetto ebraico. Le vicine Sovana e Sorano.

2) Porto Ercole, una passeggiata lungo mare e un'ascesa verso le fortezze meritano una giornata di contemplazione.

3) Porto Santo Stefano, da vivere al Porto tra i pescherecci e gli yacht e soprattutto nel borgo marinaro alla scoperta di atmosfere e sapori di un tempo.

4) Capalbio, il borgo dei vip con il suo centro storico curato e dall'appeal unico e poi l'ultima spiaggia per sentirsi in un altro mondo.

 

Mangiare

1 - La chiave del Paradiso a Pitigliano (via Vignoli). Un luogo per amanti della cucina locale. Pici, cacciagione, funghi e tutto quello che di maremmano si conosca. Buon rapporto qualità-prezzo.

2 - La Rocca a Pitigliano. Dal pesce alla carne, una garanzia. 

3 - Il Frantoio a Capalbio. Bar, ristorante, bistrot, drink e barman per aperitivi imperdibili. Libri, prodotti locali e un'elegante boutique interna.

4 - Pellicano a Porto Ercole (www.ilpellicanorestaurant.com). Un'esperienza da non perdere. Per ambiziosi gourmand.

5 - Sandwich Club a Porto Ercole (Viale Caravaggio 50, tel. 0564.831157). Panini incredibili, primi e secondi da asporto. Soluzione low cost, gusto al top.

 

Sulle note di Tre cose di Malika Ayane