Domnica e il racconto di quella notte: "Schettino mi chiese di seguirlo al ponte 11 dopo l'impatto"

Le fasi del naufragio riferite nell'intervista di Oggi dalla donna

Grosseto, 30 settembre 2014 - Ecco il racconto di Domnica a Oggi. "Salimmo al ponte 11 - dice la moldava - e anche se Schettino sostiene di esserci andato per controllare la dritta della nave io dico che eravamo li' ad aspettare un elicottero che portasse via tutti e tre. O forse solo qualcuno di noi". La rivelazione secondo la moldava "mostra nello sviluppo delle operazioni di soccorso alcune stranezze". "Subito dopo l'impatto - ricorda al settimanale - Schettino si fece raggiungere in plancia da Ciro Onorato, maitre di bordo, che e' fratello di Gianni, che all'epoca era direttore generale di Costa Crociere (adesso e' alla compagnia Msc, ndr). Schettino era sempre al telefono. Parlava con qualcuno ma non capivo cosa dicesse. Dopo aver dato l'ordine di abbandonare la nave, chiese a me e a Ciro di seguirlo sul ponte 11. Sinceramente non capivo. Perche' andare lassu'?".

Quando uscirono all'aperto Domnica comincio' a farsi un'idea piu' precisa anche se "nessuno parlo' dell'arrivo di un elicottero", dice. "Mentre eravamo li' il comandante aveva un'aria impaziente, continuava a guardarsi in giro come se aspettasse qualcosa. A un certo punto disse: 'Ma qui non ci vede nessuno!'. Il riferimento mi e' sembrato inequivocabile. Chi mai doveva vederci di notte in cima alla nave? Da sotto nessuno ci poteva vedere. Evidentemente era dall'alto che dovevamo renderci visibili". Domnica si avvicino' a Ciro Onorato e accese la spia luminosa sul suo salvagente: "Volevo segnalare la nostra posizione ma non arrivo' nessuno. Dopo una ventina di minuti, arrivo' una telefonata a Schettino. Quando la interruppe gli chiesi se stava arrivando un elicottero, ma lui rispose che i piani erano cambiati e dovevamo tornare ai ponti inferiori".