Naufragio della Concordia, in aula il governatore Rossi: "Per la Toscana è stato un grave danno di immagine"

I LEGALI DI SCHETTINO: "DICHIARAZIONI GRATUITE E OFFENSIVE" / ENRICO ROSSI: "LA REGIONE CHIEDERA' A COSTA 30 MILIONI DI EURO DI DANNI" / sindaco e l'assessore comunale alla portualità del Giglio ripercorrono la notte della tragedia: "Salvammo nove persone dall’acqua e due direttamente dalla nave che stava per inclinarsi definitivamente” / IL LEGALE: "IL DANNO DI IMMAGINE NON ESISTE" / CONCORDIA: DE FALCO RICORRE AL TAR / FOTO / ROSSI IN AULA / UNA TESTIMONIANZA: "LA CROCIERA DOVEVA ESSERE UNA VACANZA PREMIO" / IN AULA I TRAUMI DEI NAUFRAGHI / L'INCHIESTA DI REPORT: I MALFUNZIONAMENTI NELLA NAVE / LE FOTO DELL'INTERNO DELLA CONCORDIA / SPECIALE CONCORDIA: L'ARRIVO A GENOVA /"DANNO BIOLOGICO PER GLI ABITANTI"

Enrico Rossi fuori dal Teatro Moderno di Grosseto (foto Aprili)

Enrico Rossi fuori dal Teatro Moderno di Grosseto (foto Aprili)

Grosseto, 17 novembre 2014 - E’ iniziata pochi minuti prima delle 10 l’udienza del processo sul naufragio della Costa Concordia all’ex comandante Francesco Schettino, che è di ancora “libero assente” e “si scusa per l’impossibilità di essere presente, ma sarà presente il 2 dicembre quando sarà interrogato per raccontare le verità che ancora non sono emerse”.

Già arrivati al teatro Moderno il presidente delle Regione Enrico Rossi e il presidente dell’Osservatorio per il monitoraggio Concordia, Maria Sargentini. Il primo a sedersi al banco dei testimoni doveva essere il sindaco dell’Isola del Giglio Sergio Ortelli, ma per un cambiamento nella scaletta, è stato sentito prima il governatore toscano Enrico Rossi.

ENRICO ROSSI - Questa la sintesi delle dichiarazioni di Rossi: “Indubbiamente il danno maggiore ricevuto dalla Regione è riferito dall’accostamento del marchio della nostra Regione legato a equilibrio e bellezza con un evento di natura molto negativa che in parte ha deturpato questa immagine. I riflettori del mondo sono stati sul Giglio e la Toscana e entrambe sono state legate a quell’evento. Non può peraltro essere compensato con il legame di quanto ricevuto dal turismo morboso. Caduta del turismo balneare nell’intero arcipelago toscano. Nell’immaginario collettivo a livello nazionale il Giglio è accostato a quanto accaduto. Mostri di ferro adagiato. Ho apprezzato Costa per la determinazione con cui ha rimosso il relitto e l’impegno finanziario profuso. Non possiamo lamentarci in termini correttezza ma ci saremmo aspettati un ritorno più importante nella fase della demolizione. Così non è stato. Ne prendiamo atto comunque l’importante era togliere il relitto”. La sua deposizione è già terminata. A margine dell'udienza Rossi ha ribadito il concetto in una battuta: "Eravamo conosciuti per Galileo Galilei e Leonardo da Vinci, ma adesso tutti ci conoscono per Schettino e le sue oscenità".

SERGIO ORTELLI - Il sindaco Ortelli dopo avere ripercorso la notte del naufragio, su domanda del legale che assiste l’amministrazione comunale, è arrivato a parlare dei soldi anticipati fin da subito dall’amministrazione comunale. “Le spese l’anticipazione sull’emergenza è stata elevata – ha sottolineato Ortelli - . Ce ne siamo fatti carico fin da subito dopo averla condivisa con un tavolo tecnico cui era presente anche Costa Crociere. Spese che hanno pesato molto sulla finanza del Comune. Ad oggi abbiamo ancora 425mila euro che devono essere rimborsati per quanto riguarda il denaro anticipato”. Per quanto riguarda i lavori di bonifica della zona di mare che ha ospitato il relitto, il sindaco Ortelli, ha dichiarato che le attività di bonifica andranno avanti per almeno un anno e spero non oltre che l’asticella sia ferma alla fine del 2015.

“Le prime persone che ho incontrato, presumibilmente di Costa, erano due marinai che avevano un borsone con dentro dei soldi, ho capito poi. Mi chiesero dove sistemarlo e io gli indicai di sistemarlo in un appartamento di mia proprietà. Non ho più rivisto i due marinai e non so quando abbiano poi portato via il borsone e non ho mai visto il contenuto, mi accennarono che era qualcosa di importante e prezioso”, ha dichiarato Ortelli alla domanda se qualcuno di Costa quella sera si presentò a lui ufficialmente.

GIOVANNI ROSSI - Il terzo teste di oggi, l’assessore comunale alla Portualità del Giglio, Giovanni Rossi, ha ripercorso la notte del naufragio e le persone soccorse. “Aiutai a scendere dalla scialuppa una signora sulla sedie a rotelle - ha raccontato Rossi - Le ho dato il mio giaccone per coprirsi. Le scialuppe di salvataggio venivano lasciate sul molo senza essere ormeggiate, così per aiutare a un certo punto insieme ad altri gigliesi ne prendemmo una a facemmo cinque viaggi per soccorrere i naufraghi. Nei cinque viaggi fatti, salvammo nove persone dall’acqua e due direttamente dalla nave che stava per inclinarsi definitivamente”.

WALTER ROSSI - Il quarto teste, Walter Rossi, un agente immobiliare di Giglio Campese ha illustrato la situazione di presenze al Giglio dal naufragio fino a oggi. “La situazione peggiore nel 2012 e nei mesi immediatamente successivi al naufragio. Nessuna prenotazione fino a giugno del 2012 (30 per cento di presenze in meno rispetto al 2011, con perdite del 40 60 per cento per il calo di prezzo). Nel 2013 situazione leggermente migliorata, con un aumento del 10/15% rispetto al 2012. 2014 ritorno alla normalità. A metà luglio siamo stati sommersi di richieste come ai tempi d’oro”.

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