"Pochi, malpagati e a rischio". E i vigili incrociano le braccia

Sciopero il 5 giugno. La Rsu: "Ecco cosa non va"

Un agente impegnato al Piazzale Michelangelo

Un agente impegnato al Piazzale Michelangelo

Firenze, 21 maggio 2016 - Pochi uomini e con gli stipendi tagliati. La polizia municipale fiorentina sbotta e passa alle maniere forti: domenica 5 giugno gli agenti incroceranno le braccia. Sciopero dunque, e - avvertono i sindacati - non sarà che "il primo di una lunga serie". La Rsu dei vigili in una nota spiega come sia fallito il tentativo di conciliazione tra le parti in prefettura e il sindacato ha dato quindi seguito a quanto già annunciato nell’assemblea del 4 maggio. L’astensione al lavoro durerà per l’intera giornata. "Non c’è stata nessuna risposta da parte del Comune alle nostre richieste" attacca la Rsu di Palazzo Vecchio giustificando la scelta. "Gli operatori della polizia municipale - spiegano i sindacati - non sono in grado di sostenere una situazione in cui da una parte manca il personale e dall’altra si taglia parte del salario. Adesso è arrivato il momento di far sentire la nostra voce per denunciare con forza la totale inefficienza e inadeguatezza del comando dei vigili urbani". Tra le difficoltà stilate "il blocco del turnover e la mancanza di un piano di assunzioni che la pianta organica attualmente in forza del tutto insufficiente".

Gli agenti in servizio sono oggi circa 800 e "non sono in grado di coprire le esigenze del territorio". Inoltre, prosegue la nota, le sedi dei distaccamenti sarebbero "al limite delle leggi sulla sicurezza, tanto che la Asl di recente ha fatto visita ad uno dei locali riscontrando numerose irregolarità e sanzionando il comando". Raramente, in passato, si era registrato uno strappo così forte e una denuncia dai toni così marcati. I bracci di ferro non sono mai mancati ma il "canto di dolore" dei vigili, stavolta, sembra lungo come non mai. Tra le altre cose si denuncia "l’organizzazione del lavoro, fortemente penalizzante", in quanto «vengono richiesti servizi senza tenere presenti i rischi connessi per gli operatori di che si trovano a svolgere servizio». 

Un esempio? "Quello alla moschea di borgo Allegri il venerdì, giorno di preghiera: due terzi dei vigili in servizio antiabusivismo a fronte di 400/500 persone che tra una preghiera e l’altra diventano venditori ambulanti abusivi". C’è poi un "parco macchine obsoleto e inadeguato", "computer, vecchi e spesso inutilizzabili perché manca l’accesso alle banche dati" e, per dirne una, "lo spray anti aggressione che il comando per risparmiare 10 euro a spray ha deciso di cambiare sostituendolo con un tipo inidoneo". Infine "invece di parlare di indennità di rischio (differenziando, giustamente, chi lavora fuori con chi lavora invece negli uffici) il comando ha pensato bene di togliere l’indennità di vigilanza a chi lavora in ufficio. In più vi sono degli emolumenti 2014 ancora non pagati".   

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