Tour della vergogna in centro fra ladri e pataccari. "Ora basta, siamo sotto assedio"

Le guide scrivono a questore e prefetto: "Situazione ingestibile"

Firenze, Palazzo Vecchio (immagine di archivio)

Firenze, Palazzo Vecchio (immagine di archivio)

Firenze, 21 luglio 2014 - «NEGLI ultimi giorni stiamo registrando una ulteriore escalation di aggressioni verbali e minacce da parte di venditori abusivi e di borseggiatori». Marco Verzì, presidente Federagit-Confesercenti Firenze è amareggiato. Per questo, in rappresentanza delle guide turistiche, ha inviato al prefetto Varratta, al questore Micillo e al sindaco Nardella una lettera per «richiedere un incontro urgente a tutela dell’incolumità degli operatori» che tutti i giorni sono costretti a fare i conti con ‘fuorilegge’ e ladruncoli che si impongono «a suon di sputi e minacce». «Il centro storico — attacca Verzì — è sotto assedio nonostante i tentativi del sindaco che ringraziamo per l’enorme impegno. Ma occorre uno sforzo congiunto di tutte le forze e risorse in campo altrimenti non si va da nessuna parte». Abbiamo fatto un giro, accompagnati da alcune guide, lungo il percorso più battuto dai visitatori, e di conseguenza, dai ‘pataccari’ di turno.

Nella fornace di piazza Santa Croce le bancarelle improvvisate sono proprio nel mezzo della piazza, così tante che i turisti sono costretti a fare la gincana tra un venditore e l’altro. Tra la folla di persone abbiamo provato a contare gli ambulanti ‘improvvisati’. Un esercito. Che quando vedono ragazze giovani e straniere, si fa sempre più numeroso: in un paio di minuti raddoppia, in otto le circonda. «Quando alcune colleghe — prosegue il presidente Federagit — hanno provato a mettere in guardia i turisti contro il falso affare, i fuorilegge si sono indispettiti e hanno reagito anche con minacce e spintoni. A una guida è capitato addirittura di essere rincorsa». Nelle altre zone il copione è lo stesso: da Borgo dei Greci, staffa d’accesso per i torpedoni da oltre oceano, a via Ricasoli, una delle aree più gettonate in quanto fuori dall’ordinario giro di controllo. Ponte Vecchio e gli Uffizi sono completamente circondati, assediati da venditori, procacciatori e borseggiatori. Le guide ci raccontano che spesso si muovono in tre e approfittano della ressa per sfilare il portafogli o il cellulare, magari coperti da una mappa o con la scusa di chiedere informazioni. Purtroppo si tratta di episodi sempre più frequenti. «I borseggiatori — scrivono le guide a prefetto e questore — sono sempre più spregiudicati. Che immagine diamo?». Firenze, il Rinascimento, per ora, sembra davvero lontano.

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