Fiorentina in vendita. Gli stilisti: "La compreremmo col cuore, ma i soldi..."

Abbiamo provato a isolare alcune delle figure di spicco del panorama fiorentino. Ecco chi sono i papabili e cosa pensano dell'annuncio dei Della Valle

I fratelli Diego e Andrea Della Valle

I fratelli Diego e Andrea Della Valle

Firenze, 28 giugno 2017 - Tutti tifosi, nessuno che però vuol fare il presidente. La Fiorentina è una grande passione ma da lì a pensare di comprarla il passo non è breve. E il giro dei commenti con gli imprenditori della moda e del lusso dopo l’annuncio dei Della Valle di voler mettere sul mercato la Viola porta solo da una parte: no, grazie, nessun pensiero di acquisto.

«Col cuore la comprerei subito – spiega Roberto Cavalli – ma da quando ho venduto il marchio e l’azienda non ho i mezzi, io non sono miliardario come Armani, i miei soldi sono dei miei 5 figli! Penso che potrebbe comprarla Sandro Fratini che è un appassionato come me. Amo la Fiorentina da tutta la vita ma ora se non viene fuori nessuno per l’acquisto mi spiace. Ci resta una società completamente nuda. Forse si potrebbe tentare un pool di imprenditori, anche con un milione di euro a testa. Il mondo del calcio è tanto cambiato, è sporco. La Fiorentina appartiene un pochino anche ai tifosi. O no?».

Chiamato in causa Sandro Fratini, presidente di Rifle, dice subito: «Non me la sento, comprare e mantenere una squadra di Serie A non è alla mia altezza economica. Non ce la fanno i Berlusconi e i Moratti, figurati io – dice Sandro Fratini –. Sono tifosissimo, il mio cuore è viola, la mia è una passione totale, che ho ereditato da mio padre che a sei anni mi portava allo stadio e sono 58 anni che tifo. Oggi mi rovinerei, sono troppo passionale, la mamma e la squadra del cuore non si cambiano. Anche mio figlio Giulio è un tifoso, non viscerale come me. Questa di oggi è una reazione al clima di scontento, perciò prudenza, da parte di tutti». Sandro Fratini ritiene che in questi anni i Della Valle abbiano dato molto, «per questo sono contento di loro, ci hanno messo faccia e capitali e penso anche il cuore», conclude il presidente di Rifle.

Dello stesso parere e con parole di stima per Diego e Andrea Della Valle anche Alessandro Bastagli presidente di Lineapiù Italia e di A. Moda, anche lui per il no all'acquisto. “No, non potrei comprare la Fiorentina _ spiega Bastagli _ e non ho mai pensato di poterlo fare. I signori Della Vale hanno fatto molto investendo credo 250 milioni di euro in sedici anni. Ci saranno stati anche risultati poco soddisfacenti ma chi non può sbagliare? Il proverbio dice: chi non fa non falla. Penso che molti li rimpiangeranno, trovo le contestazioni di poco gusto, l'atteggiamento di frattura di una parte dei tifosi non mi piace, ho riserve che qualche famiglia importante italiana possa comprare la Fiorentina. Resta il dispiacere, si poteva fare di meglio per ricucire con la città”.

La famiglia di Stefano Ricci non frequenta lo stadio Franchi ma è sempre vicina alla squadra. «E’ vero, non andiamo in tribuna – racconta Niccolò Ricci, amministratore delegato della Stefano Ricci – però ci riempe sempre di gioia sapere che la Fiorentina ha giocato bene e ha vinto. In questa situazione di oggi vincerà il mercato. E speriamo si faccia vivo qualche imprenditore desideroso di tornare a vincere, Noi come famiglia non siamo interessati ad un investimento del genere. Ci piace il colore viola e ci piacciono le belle tradizioni come quella del Calcio Storico che sosteniamo con passione».

Lui, Ermanno Scervino, che ha disegnato le divise della Nazionale di Calcio Italiana non ci pensa nemmeno ad impegnarsi per comprare la Fiorentina. «Ma vorrei che vincesse sempre – spiega Ermanno Scervino – sono orgoglioso della squadra della nostra città! Ma non ho una passione così forte. Vestire la Nazionale è stata una bella esperienza, anche umana».

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro