Fiorentina, Pioli: "Ho sempre sognato di allenare qui. Voglio vincere a Firenze"

Il nuovo tecnico viola alla sua prima conferenza stampa: "Spero di restare a lungo. I Della Valle? Li ho visti motivati, vogliono tornare a divertirsi"

Stefano Pioli durante la sua prima conferenza stampa in viola (LaPresse)

Stefano Pioli durante la sua prima conferenza stampa in viola (LaPresse)

Firenze, 7 giugno 2017 - E' il giorno di Stefano Pioli: il nuovo allenatore della Fiorentina (contratto per due stagioni, opzione per la terza) comincia la sua nuova avventura in viola (ha giocato sei anni a Firenze) e, dopo aver reso omaggio alla salma di Giuliano Sarti e aver visitato la sede e il Centro sportivo ("mi è piaciuto molto, è funzionale"), si presenta ai giornalisti nella sua prima conferenza stampa come tecnico gigliato.

A introdurre la conferenza è il direttore generale dell'area tecnica Pantaleo Corvino che ricorda proprio Sarti, l'indimenticabile portiere del primo scudetto della Fiorentina, scomparso nei giorni scorsi: "Un grande calciatore, un grande uomo, un grande tifoso viola". Poi Corvino mandato un saluto e fa gli auguri all'ex tecnico viola Paulo Sousa.

Su Pioli Corvino dice: "Volevamo un italiano, un tecnico che non vedesse la Fiorentina come un passaggio e che abbia certi valori. La scelta di Stefano è stata condivisa da tutti". Corvino parla dei "valori tecnici importanti" di Pioli e riguardo al futuro di Bernardeschi dice: "Stiamo aspettando la sua risposta". 

Arriva il momento di sentire Pioli: "Spero che la mia faccia riesca a esprimere la felicità che ho dentro. E' una situazione che ho sempre sperato che accadesse. Per me si chiude un cerchio, perché la mia esperienza da calciatore a Firenze è stata la più importante ed emozionante. Spero da allenatore di durare così tanto". Pioli insiste sulla sua felicità per questa scelta: "La Fiorentina era l'unica squadra per la quale ero disposto a restare in Italia ad allenare, sennò sarei andato all'estero". E proprio a Firenze, con Ranieri come allenatore, è nata la voglia di Pioli di fare il tecnico alla fine della carriera di calciatore.

Sulla stagione appena conclusa (con l'esonero dell'Inter) Pioli dice di non aver rimpianti: "Ho dato il massimo, è stata un'esperienza. Ora a Firenze è facile promettere, una cosa prometto: lavoro e passione". Riguardo a chi lo ha preceduto, elogia il lavoro di Sousa: "Ha lavorato bene, la Fiorentina ha espresso un buon gioco".

E' presto per parlare di tattica, ma Pioli è chiaro: "Per i giocatori che abbiamo in organico il sistema di gioco migliore è il 4-2-3-1, ma sarà un sistema di gioco molto dinamico, sono aperto ai cambiamenti. Voglio una squadra che ci creda, equilibrata, ma propositiva". Per Pioli la sfida (e la richiesta della società) è quella di "aprire un ciclo", puntando su giocatori giovani e possibilmente italiani, con mentalità vincente. Inevitabili i ricordi della sua esperienza in viola come giocatore: "Chi prenderei oggi di quella squadra? Ho giocato con grandi giocatori. Certo Baggio e Dunga li prenderei subito".

Pioli annuncia che da oggi chiamerà tutti i giocatori, "ma io non devo convincere nessuno, i benvenuti sono quelli che vogliono restare qui volentieri, chi è felice di restare qui. Io spero di vincere un trofeo qui e di restare a lungo". 

Il nuovo allenatore viola conosce la "piazza" fiorentina molto bene: "E' passionale e vuole vedere la squadra giocare con passione per essere all'altezza di Firenze e della proprietà. Le delusioni della passata stagione hanno inciso sui tifosi e sulla proprietà, ma ho visto i fratelli Della Valle molto motivati. Mi hanno chiesto di tornare a divertirsi".

Al tecnico parmense vengono fatte, ovviamente, domande sui singoli, come Saponara e Borja Valero: "Finché non li alleno non posso conoscere bene i giocatori. Certo Saponara è un giocatore di qualità con un potenziale da sfruttare. Borja Valero è un giocatore intelligente, mi è sempre piaciuto".

 

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